Nota congiunta del premier e dei vice Di Maio e Salvini per smorzare le polemiche sul piano dei rifiuti in Campania
Le frizioni sul piano rifiuti nella Terra dei Fuochi sembrano superate. Una nota congiunta del premier Giuseppe Conte e dei vice Luigi Di Maio e Matteo Salvini annuncia la tregua: “Il governo lavora a una soluzione condivisa e senza polemiche. L’obiettivo è sempre la tutela della salute e del territorio. Il contratto di governo sul tema generale dei rifiuti esprime un chiaro indirizzo politico-amministrativo: dobbiamo lavorare per realizzare quanto prima una completa economia circolare e rendere “verde” il nostro sistema economico”. Così l’ipotesi di nuovi termovalorizzatori, avanzata da Salvini, sembra sfumare almeno per il momento a favore del “contratto di governo”, ricordato da Di Maio. Si troveranno altre soluzioni? Secondo la nota: il governo si impegna a lavorare a difendere la cultura del “riciclo” e rendere i rifiuti “prodotti”, puntando alla capillare diffusione della raccolta differenziata.
Di Maio: parlare di inceneritori oggi è molto “vintage”
“Credo che come sempre alla fine tutte le diversità di vedute nel governo si superano. Quando ci vediamo e ci mettiamo al tavolo alla fine si va sempre va avanti. Ma oggi parlare di inceneritori è come parlare della cabina telefonica col telefono a gettoni. Qualcuno può essere anche ancora affascinato dal vintage ma sempre vintage rimane”. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio a margine della sua visita all’Ics Barsanti di Pomigliano, ritornando sulle polemiche all’interno del governo sulla questione rifiuti in Campania.
Salvini: su rifiuti non voglio paese che torni indietro
Su rifiuti e inceneritori “non voglio un Paese che torni indietro” ha detto Salvini replicando alle dichiarazioni di Luigi Di Maio e del M5s che hanno espresso l’intenzione di chiudere in prospettiva i termovorizzatori anche in Lombardia. Salvini ha sottolineato: “I rifiuti ovunque nel mondo significano ricchezza, energia e acqua calda. A Copenaghen inaugureranno un inceneritore con una pista da sci e una parete di arrampicata mentre altrove sono musei, se gestiti bene e controllati bene portano più salute e più economia e quindi sicuramente la Lombardia non torna indietro, anzi l’obiettivo è che anche altre regioni italiane vadano avanti. Non voglio un Paese che torna indietro”. “L’obiettivo – ha aggiunto Salvini in visita a Vivite, festival del vino cooperativo, a Milano – è bruciare sempre meno e andare sempre meno in discarica e differenziare sempre di più, ma intanto siccome siamo al governo per risolvere i problemi e a Napoli e in Campania pagano la tassa rifiuti come in tutta Italia, è giusto dare a loro questa possibilità, che hanno tutte le altre regioni italiane”. Da parte leghista “non c’è alcun arroccamento sulle posizioni, alcuna difesa a prescindere di termovalizzatori o altri mezzi per lo smaltimento di rifiuti”, hanno poi aggiunto fonti di governo leghiste.
Rifiuti, Girotto (M5S) la via è “modello Treviso”
“In tema di rifiuti, il contratto di governo parla di ridurne la produzione, di aumentarne il riciclo e soprattutto di diminuirne drasticamente l’arrivo in discarica e ancor più in impianti di incenerimento. Investire su questi ultimi significherebbe tornare al ‘900: l’esempio da seguire è il cosiddetto “modello Treviso”, grazie al quale nella provincia si è evitata la costruzione di due nuovi inceneritori. Raccolta differenziata con tariffa puntuale, impianti di selezione, riciclo, recupero-riutilizzo materia e compostaggio: elevando la differenziata al 65%, si potrebbe scendere da 51 impianti a 17 nel giro di pochi anni”. Lo afferma in una nota Gianni Girotto (M5S), presidente della commissione Industria e Commercio del Senato, dicendosi “stupito” per “la presa di posizione della Lega nelle ultime ore: la strada – spiega – ormai è tracciata, i termovalorizzatori sono un salto indietro di almeno vent’anni che non ci interessa”.
Conte illustra il piano contro la “Terre dei fuochi”
Mette l’accento sulla tutela del territorio, invece, il premier Conte che in mattinata tramite social ha fatto sapere che intende porre un freno alle “terre dei fuochi” e ai “roghi” proprio grazie al “Piano d’azione per il contrasto dei roghi di rifiuti” che verrà sottoscritto oggi. “Su impulso del nostro ministro all’Ambiente Sergio Costa e con la piena condivisione di tutti i ministri, presenteremo un programma concreto di interventi nella lotta a fenomeni come discariche abusive, interramento di rifiuti, roghi tossici e qualsiasi altra forma di violazione del territorio”, ha aggiunto Conte.
I punti chiave del piano
Tra i punti chiave del piano, una sorta di cabina di regia istituita a Palazzo Chigi per coordinare gli interventi delle varie amministrazioni e verranno studiati appositi ‘piani di controllo’ del territorio che potranno essere attuati utilizzando delle task force composte da appartenenti alle forze di polizia, Esercito e polizia locale. “Noi vogliamo che la Campania sia il primo laboratorio di tutela ambientale del Paese. Sappiamo che il Paese ha un problema grosso, ma sappiamo che la Campania ha dato troppo in questi anni. E’ qua che vogliamo andare a sperimentare in termini concreti”, ha aggiunto il ministro dell’ambiente Costa. Di Maio intanto dà appuntamento ai sostenitori campani per oggi pomeriggio alle 18.30 “a Caivano insieme ai colleghi ministri” del Movimento 5 Stelle, dopo la firma del protocollo. “Ci ritroveremo lì – scrive su Facebook – dopo aver firmato il protocollo con il quale il governo si impegna in prima persona per la Terra dei fuochi. Risposte certe, ma sia chiaro: abbiamo appena cominciato. C’e’ ancora molto da fare. Voglio che la mia terra torni alla normalità, che i roghi si spengano per sempre. Domani sera deve essere un nuovo inizio e vi chiedo di farlo insieme, perché questa – conclude Di Maio – è la cosa più importante”.