Intervista a Fabrizio Radice AD di TOMRA Sorting Recycling Italia e Vice President Global Sales and Marketing – Recycling.
“Symphony of All Sorts” è l’evento digitale che avete organizzato per il lancio delle vostre nuove macchine: siete rimasti soddisfatti di questa iniziativa?
“Siamo rimasti molto soddisfatti e abbiamo avuto un successo di pubblico che non ci aspettavamo. Circa 1000 persone hanno assistito in diretta alla presentazione delle nostre nuove macchine, interagendo anche con domande specifiche ai nostri tecnici e dirigenti.
Purtroppo la fiera IFAT di Monaco è stata cancellata a causa della pandemia di coronavirus e noi non potevamo aspettare ancora per presentare al pubblico mondiale le nostre ultime macchine. Così abbiamo pensato a un evento globale facendo intervenire anche le nostre sedi estere, creando un evento dinamico che aveva sede in Germania ma che ha raggiunto anche la Norvegia e l’Italia, per citarne alcuni.
Abbiamo pensato ad un’orchestra e abbiamo chiamato l’evento “Symphony of All Sorts” in cui ogni strumento, nel nostro caso ogni macchina, è unica e parte del tutto”.
Quali macchine avete presentato?
“TOMRA ha presentato la Nuova AUTOSORT che è un concentrato di tecnologia, la nuova AUTOSORT SPEEDAIR e AUTOSORT CYBOT.
La nuova generazione di AUTOSORT è molto robusta e la più compatta del mercato. Contiene in un unico modello tutte le ultime tecnologie sviluppate da TOMRA , nuove e più potenti valvole,la tecnologia Sharp Eye, Nuovo FLYING BEAM e DEEP LAISER.
La compattezza della macchina permette maggiore facilità di installazione negli impianti e risparmio economico e l’ottimizzazione delle valvole garantisce un evidente risparmio energetico. È la macchina leader del segmento waste e plastica ed è capace di selezionare qualsiasi polimero.
AUTOSORT SPEEDAIR è ideale per la selezione dei film ad alta velocità. Grazie a uno studio con un’azienda specializzata nello sviluppo di sistemi aerodinamici, abbiamo realizzato un sistema ad aria che stabilizza i materiali leggeri sul nastro che viaggia a 6 metri al secondo il TOP sul mercato. Il sistema è unico ed è stato studiato a diffrenza dei concorrenti appositamente aperto per permettere all’operatore di intervenire manualmente nel caso di bisogno senza dover fermare il processo.
Infine CYBOT, il cui braccio robotico è in grado di selezionare simultaneamente il materiale in quattro diversi flussi o frazioni a seconda della dimensione del materiale in ingresso, del colore e dei criteri delle frazioni target. È l’unico Robot a multisensori che include anche sensore NIR e metalli. È stato ideato per salvaguardare il lavoro dell’uomo in alcune aree critiche negli impianti.
Tutte queste nuove macchine sono già disponibili sul mercato e i clienti le possono vedere al lavoro anche nel nostro test center in Germania.
TOMRA prima di lanciare sul mercato nuove tecnologie, le testa presso clienti in impianti industriali per verificarne al meglio l’operatività. E così è stato anche per queste macchine. Pensate ad esempio che sono già operative oltre cento AUTOSORT di nuova generazione in tutto il mondo”.
Da qualche anno avete un team dedicato all’intelligenza artificiale. Ci sembra di capire che l’innovazione abbraccia sempre di più l’intelligenza artificiale, è così?
“L’intelligenza artificiale nei nostri sensori NIR era già presente da 10 anni ma lo sviluppo esponenziale di questa tecnologia nel nostro settore e la necessità di avere un team dedicato focalizzato sul DEEP LEARNING, che è un parallelo dell’intelligenza artificiale, hanno fatto sì che il nostro presidente incrementasse il numero di ingegneri dedicati esclusivamente al planning, all’intelligenza artificiale e alla robotica. Nel corso degli anni TOMRA ha assunto personale con background di questo specifico settore per incrementare ulteriormente le conoscenze e sviluppare sempre nuovi prodotti innovativi”.
Questa pandemia ci ha costretto a uno stop. Per la ripartenza ora è necessario più che mai una svolta green. Pensiamo ad esempio al mercato italiano in cui è necessario costruire impianti per recuperare e riciclare sempre più materie. Cosa ne pensa?
“È il momento di prevedere investimenti tecnologici sul territorio italiano che percorrono la strada dell’economia circolare. È necessario poter recuperare sempre più materiale per avviarlo a riciclo e mandare a incenerimento solo ciò che non è recuperabile. L’economia circolare è un percorso lungo che parte dal design iniziale, ma dobbiamo intraprenderlo e questo è il momento giusto per farlo. Sul fronte degli impianti, non ha senso che i rifiuti viaggino tra le regioni. Crediamo che con maggiori impianti sul territorio si possano creare anche maggiori posti di lavoro e ora ne abbiamo bisogno più che mai”.