Lavorare in modo sostenibile significa creare valore in equilibrio con l’ambiente e le persone, un equilibrio che la tecnologia può agevolare in modo assolutamente benefico, sotto tutti i punti di vista. Soprattutto in un momento storico come questo, in cui i problemi geopolitici mondiali condizionano pesantemente il lavoro delle imprese.
È questa la visione di STADLER Anlagenbau GmbH, l’azienda tedesca attiva a livello globale e specializzata nella progettazione, produzione e assemblaggio di impianti di riciclaggio e selezione chiavi in mano. Centralità del rapporto umano, tecnologia di altissimo livello prodotta al 60% internamente e una rete di fornitori fidata e garantita, sono gli ingredienti della sostenibilità vincente.
A margine della conferenza stampa di presentazione degli obiettivi aziendali e delle ultime novità di prodotto, durante la fiera IFAT a Monaco di Baviera, Recover Magazine ha approfondito i temi chiave dello sviluppo strategico di Stadler con alcune domande in esclusiva.
Quanto influisce oggi la tecnologia per la manutenzione predittiva o con l’intelligenza artificiale e quanto sono importanti le relazioni umane?
“Si tratta sempre di una combinazione di entrambi – osserva Julia Stadler, Chief Digital Officer dal 2023 – La tecnologia moderna, come i sensori di vibrazione e di temperatura, è essenziale per la manutenzione predittiva. Tuttavia, i rapporti umani saranno sempre fondamentali. In particolare per una gestione post-vendita di successo. Le visite regolari dei nostri tecnici dell’assistenza consentono un’analisi dettagliata delle reali condizioni di un impianto di selezione”.
Un buon impianto è costruito da buoni componenti. Quanto è costruito internamente e come si sviluppa la vostra catena di approvvigionamento? Alla luce dei recenti problemi geopolitici pensa che dovranno esserci dei cambiamenti?
“La nostra strategia è quella di costruire internamente almeno il 60% dell’impianto – spiega il CEO Willi Stadler – In questo modo vogliamo garantire un elevato livello di controllo sulla qualità e sui tempi di consegna. Questo vale soprattutto per la tecnologia dei nastri trasportatori, i separatori balistici, i vagli rotanti, i delabeler (per rimuovere le etichette), il controllo elettrico e la costruzione dell’acciaio.
Per il restante 40% collaboriamo con un piccolo numero di fornitori o partner di lunga data. Ci sono aziende specializzate in trituratori, tecnologia NIR e sistemi magnetici con cui lavoriamo con successo. Alla luce delle sfide geopolitiche, in futuro sarà sempre più importante mantenere una catena di fornitura affidabile”.
In un’ottica di coerenza Stadler mette in atto al suo interno una serie di iniziative per la gestione della sostenibilità. Quali sono e quanto pensa che sia importante per le aziende sia sa un punto di vista economico che sociale?
“Dal 2019 abbiamo una strategia di sostenibilità che si basa su un’analisi approfondita della materialità – prosegue Willi Stadler – Inoltre, pubblichiamo il nostro rapporto annuale di sostenibilità in conformità con il Codice di sostenibilità tedesco (DNK) e ci impegniamo a rispettare i 10 principi del Global Compact delle Nazioni Unite. Tutti e tre i pilastri della sostenibilità sono importanti per noi: la sostenibilità economica, ossia la generazione di profitti, è fondamentale per garantire la redditività futura dell’azienda. Attribuiamo grande importanza anche agli aspetti sociali, ossia alla soddisfazione dei dipendenti e a un buon clima di lavoro, che sono alla base del successo della nostra azienda. E naturalmente ci occupiamo del pilastro ambientale, che stiamo migliorando continuamente, ad esempio riducendo il materiale necessario per le nostre macchine.