E’ stata definitivamente abbattuta una delle due palazzine laterali della fabbrica Casali, poi Mais e Om, che tra gli anni ’50 e ’60 sono state oggetto di vari restauri per essere destinate anche ad abitazioni per i dirigenti degli stabilimenti che venivano da fuori Suzzara e che, successivamente, negli anni ’70 è stata sede dello spaccio alimentari del Cral aziendale Fiat- Om, a lato degli uffici Cnh Industrial di viale Zonta.
L’edificio era già stato severamente compromesso dal crollo del tetto, imploso all’interno della palazzina, avvenuto il 9 novembre scorso. Era rimasta in piedi a pochi metri da una recinzione che divide una casa privata con l’area del crollo, una parete a punta giudicata pericolante e pericolosa, al punto che erano stati sistemati alcuni cavalletti, all’interno del passo carraio dell’abitazione privata per delimitare l’area di pericolo.
Dal crollo del tetto è passato più di un mese e il vicino di casa ha sollecitato l’amministrazione comunale affinché si facesse promotrice, nei confronti della direzione Iveco, di provvedere alla sistemazione di quel crostone di parete o, eventualmente, alla sua demolizione. La direzione Iveco, a sua volta, fatte le dovute ricerche sul possibile vincolo della palazzina, storico edificio della Casali, ha provveduto, per ragioni di sicurezza, ad abbattere i muri perimetrali.
L’operazione di demolizione è iniziata lunedì 11 e il giorno seguente si stavano ultimando le operazioni di smaltimento tra materiale ferroso e legno oltre al possibile recupero delle pietre. La causa del crollo del tetto, il cui boato aveva fatto supporre ad una scossa di terremoto e che ha spaventato i proprietari della casa vicina era dovuta al deterioramento del sottotetto e alle infiltrazioni d’acqua che hanno fatto marcire le travi portanti.