Il terzo appuntamento organizzato dall’Energy Efficiency Movement ha puntato i riflettori sull’economia circolare e sulla sostenibilità pratica ed economica delle iniziative. Temi che generano sempre più interesse tra le aziende, impegnate nel complesso percorso guidato dalla transizione energetica.
Prosegue il percorso intrapreso dall’Energy Efficiency Movement, associazione fondata da ABB e Alfa Laval che si occupa della promozione della cultura legata all’efficientamento energetico nei più disparati settori e in ogni parte del mondo.
La sede che ha ospitato la terza tappa italiana è la prestigiosa SDA Bocconi School of Management, membro dell’Energy Efficiency Movement dal 2023. Si è discusso di condivisione, formazione e dell’importanza di un dialogo costruttivo sui temi centrali legati al futuro dell’energia e della sostenibilità.
Focus sull’economia circolare
L’Energy Efficiency Movement è un movimento di nome e di fatto: lontano dal concetto di staticità, incoraggia la condivisione delle esperienze e il progresso dal punto di vista energetico.
“Siamo giovani: siamo nati meno di due anni fa e da allora abbiamo analizzato necessità, riportato casistiche e condiviso esperienze” spiega Alessandro Pueroni Lead Motion Manager Southern Europe and Italy di ABB. “Con l’occasione di oggi il focus si amplia ulteriormente, abbracciando i temi della sostenibilità e dell’economia circolare: due concetti fortemente correlati tra loro, per i quali è opportuno effettuare le corrette valutazioni per ottenere i migliori risultati possibili. Nel frattempo, sarà necessario allargare il contesto alla supply chain che ciascuna azienda si trova a dover gestire, poiché gli impegni legati allo Scopo 3 premono anche sui criteri di scelta dei partner”.
Quello dell’Economia Circolare è inoltre un modello economico che punta a ridurre al minimo gli sprechi, massimizzando il riutilizzo delle risorse attraverso strategie innovative. Un passo da compiere che si dimostra fondamentale, soprattutto alla luce di statistiche e proiezioni a medio termine. A spiegarlo è Sara Saltalamacchia, Sustainability Champion Motion Italy di ABB:
“Se pensiamo che entro il 2050 supereremo i 10 miliardi di abitanti sul pianeta, che a loro volta avranno bisogno di cibo, beni di vario genere ed energia, viene naturale chiedersi dove troveremo queste risorse e in che modo contribuiremo al parallelo taglio delle emissioni. Eppure la soluzione esiste già ed è sotto gli occhi di tutti: l’industria assorbe infatti circa il 40% dell’energia consumata globalmente ed è responsabile di un terzo delle emissioni di CO2. Migliorando l’efficienza energetica dal 2 al 4%, oltre a
un’ apprezzabile riduzione dei consumi, si riuscirebbe a coprire un terzo delle riduzioni di emissioni necessarie per raggiungere i target dell’Accordo di Parigi. Purtroppo al momento siamo fermi a un risicato 1%. L’Energy Efficiency Movement serve anche a questo: la strada tracciata verso l’efficienza energetica è quella giusta, ma va promossa con maggiore decisione”.
Attenzione alla fattibilità (pratica ed economica)
La scelta di SDA Bocconi non è casuale: l’eccellenza dell’istituto accademico italiano ha contribuito a dare ulteriore autorevolezza all’evento, arricchendolo con il contributo di docenti e professionisti di settore. Come l’intervento dal titolo “Economia circolare: esperienze di strategie di sostenibilità” del Professor Pietro De Giovanni (direttore dell’Osservatorio Sustainable Operations & Supply Chain), che ha messo in luce la necessità di disporre delle giuste informazioni al fine di prendere le migliori decisioni:
“Il concetto di economia circolare deve considerare tutti i fattori in gioco. Nella sostenibilità, ad esempio, non può essere ignorata la questione economica. Riutilizzo o dismissione sono entrambe scelte possibili, a patto di compierle a ragion veduta”.
Nel corso dell’evento sono infatti stati analizzati diversi case study aziendali e iniziative che hanno portato all’implementazione di soluzioni innovative nel contesto dell’economia circolare. Molti di questi progetti hanno evidenziato un potenziale significativo nel ridurre l’impatto ambientale e generare valore; tuttavia, non tutti sono riusciti a raggiungere una sostenibilità economica necessaria a trasformare le buone idee in pratiche scalabili e replicabili.
Come ormai è tradizione in occasione degli appuntamenti organizzati dall’Energy Efficiency Movement, ampio spazio è stato dedicato alla condivisione di best practices e case study concreti, con la moderazione di Vittoria Veronesi – docente di Operations & Supply Chain Management in SDA Bocconi.
Questa volta tra i protagonisti figurano aziende dal mondo della plastica dell’acciaio (Costruzioni Meccaniche Luigi Bandera, Trillium Pumps Italy e Gruppo Marcegaglia) e l’Energy Service Company (Trigenia), che hanno raccontato la loro esperienza e le sfide che stanno affrontando nell’ambito dell’efficienza energetica ed economia circolare.
Con il contributo di SDA Bocconi e l’attenzione al tema dell’economia circolare, questa tappa ha gettato basi ancora più solide per un futuro sostenibile e inclusivo.