Avrà luogo dal 9 all’11 febbraio 2022 “SiCon – Siti Contaminati”, l’importante workshop tecnico dedicato ai temi del risanamento e messa in sicurezza di siti contaminati, presso la facoltà di Ingegneria – Università degli Studi di Brescia.
SiCon è organizzato dai gruppi di Ingegneria Sanitaria-Ambientale di Università degli Studi di Brescia, Università degli Studi di Catania e SAPIENZA Università di Roma, in collaborazione con l’ANDIS (Associazione Nazionale di Ingegneria Sanitaria-Ambientale), il GITISA (Gruppo Italiano di Ingegneria Sanitaria-Ambientale) e l’Associazione CSISA Onlus (Centro Studi Ingegneria Sanitaria Ambientale) e si svolge a turno a Roma, Taormina e Brescia.
Il workshop, giunto alla tredicesima edizione, è rivolto alle imprese e ai professionisti di riferimento, ingegneri, agronomi, geologi, chimici. L’appuntamento è da sempreoccasione di proficuo confronto tra gli operatori del settore e mette a disposizione dei partecipanti un’ampia panoramica di quanto è stato ad oggi realizzato nel campo delle bonifiche, con specifico risalto agli aspetti tecnico-operativi. Con questo obiettivo, verranno illustrati (anche nel dettaglio costruttivo/gestionale) casi di studio di risanamento e messa in sicurezza di siti contaminati a scala industriale.
L’edizione 2022 di SiCon si svolgerà in modalità mista, sia in presenza che a distanza, e prevede un programma diviso in sessioni:
- Bonifica dei siti contaminati: situazione e prospettive
- Caratterizzazione, analisi del rischio, monitoraggio e misure di controllo
- Messa in sicurezza e bonifica di terreni contaminati
- Ricerca e sviluppo di tecnologie innovative
- Messa in sicurezza e bonifica di acquiferi e contaminati
- Bonifica di sedimenti contaminati e siti di discarica
Verrà inoltre organizzata una Sessione Speciale dedicata al Contenimento del Consumo di suolo come contributo alle bonifiche: una tematica centrale, ora più che mai, alla luce della crescente e auspicabile sensibilità nei confronti del tema dello sviluppo sostenibile.
“L’adozione di norme e strumenti pianificatori volti a limitare fortemente il consumo di suolo vergine rappresentano un forte incentivo al recupero di siti contaminati e aree degradate – dice Mentore Vaccari, Direttore del CeRAR (Centro di ricerca “Risanamento Ambientale e Recupero di aree degradate e siti contaminati” dell’Università di Brescia) – La Sessione Speciale, organizzata dal CeRAR, intende presentare, anche mediante l’illustrazione di esempi concreti, le ricadute positive che gli interventi di risanamento e rigenerazione urbana hanno sull’ambiente e sulla società.
Confermata anche la “tradizionale” visita tecnica, che consente di vedere sul campo le attività in corso o effettuate, che si terrà venerdì 11 febbraio presso gli interventi di bonifica e messa in sicurezza in corso del SIN Brescia-Caffaro.
Grazie al suo taglio concreto e fattivo, SiCon è un appuntamento da sempre molto seguito, con una edizione 2022 che conta oltre 50 relatori esperti nel settore bonifiche e una platea proveniente dall’intero territorio nazionale.
“Negli anni SiCon si è imposto come punto di riferimento importante per gli operatori del settore, con due caratteristiche ben definite: 1) la presentazione di esempi pratici di bonifiche effettivamente realizzate; 2) il concorso di tante competenze diverse (tecniche, giuridiche, amministrative…) tra loro ben coordinate” dice Carlo Collivignarelli, Coordinatore del SiCon.
“SiCon è una bella e consolidata esperienza di collaborazione scientifica tra le Università degli Studi di Brescia, di Catania e SAPIENZA Università di Roma, che dobbiamo all’impegno prolifico del gruppo di Ingegneria Sanitaria-Ambientale del nostro Ateneo” dice Maurizio Tira, Rettore dell’Università di Brescia.
“L’appuntamento è occasione di riflessione sulle tante implicazioni legate alla decontaminazione dei siti che – per diversi motivi – si devono mettere in sicurezza e si vogliono recuperare a diversi usi urbani, in un’ottica, ormai irrinunciabile, di recupero delle aree urbanizzate esistenti. Ciò al fine di migliorare la qualità ambientale e scongiurare consumo di nuovi suoli liberi. La partecipazione degli operatori del settore consente un utile confronto con le problematiche dell’applicazione delle più recenti acquisizioni della ricerca e gli ostacoli di tipo procedurale”.
L’ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Brescia attribuisce di 2,5 CFP.