In Sicilia la raccolta differenziata è riuscita a raggiungere il 39% ma è ancora soggetta a diverse criticità, soprattutto per quanto riguarda le grandi città metropolitane di Catania, Palermo e Messina, per questo la Regione Sicilia e il Conai hanno stipulato un accordo allo scopo di aumentarne quantità e qualità. Anche il governatore Nello Musumeci, l’assessore regionale all’Energia Alberto Pierobon, il presidente del Consorzione nazionale imballaggi, Giorgio Quagliuolo, e il dirigente del dipartimento Acqua e rifiuti, Salvo Cocina hanno sottoscritto la firma dell’accordo.
La situazione in Sicilia è molto variegata, tra ancora chi non si è nemmeno mosso verso la differenziata (come i comuni di Catenanuova, Cerami e Sperlinga), esempi di virtuosismo (come Zafferana Etnea, nel catanese e Giardiniello, nel palermitano) che superano il 79% e le grandi città che invece di fungere da esempio sono molto indietro, Catania su tutti appena oltre il 9%. Questi i dati raccolti fino al 31 dicembre 2017, che mostrano quindi una situazione molto difficile.
L’amministrazione è quindi ricorsa al Conai per potenziare e migliorare il servizio, con questo è stato poi stretto l’accordo per rafforzare il sistema della raccolta differenziata dei rifiuti d’imballaggio, quali plastica, carta, vetro, acciaio, alluminio e legno. I Comuni con più di 50.000 abitanti che gestiscono (singolarmente o in associata) i servizi e non hanno raggiunto il 25% alla fine del 2017 saranno i primi coinvolti nel progetto di potenziamento. Oltre a loro saranno interessate anche le città metropolitane.
Il Conai si è fatto carico di garantire ritiro e avvio del riciclo e recupero, riconoscendo alle amministrazioni locali i corrispettivi previsti dall’Accordo quadro siglato con l’Anci. Il presidente Musumeci ha dichiarato che “Per quanto riguarda la raccolta differenziata, la Regione, in un anno, è passata dal 21% al 35%: un vero miracolo considerando che non abbiamo mandato all’estero nemmeno un chilo dei nostri rifiuti. E siamo riusciti a scongiurare anche il rischio del collasso del sistema delle discariche accompagnando, poco a poco, l’Isola fuori dall’ emergenza. È ovvio che rimane ancora tanto da fare, ma la legge e il Piano sono già pronti ed entro un anno potremo affermare di essere al sicuro.” Anche la parte progettuale delle campagne di comunicazione sarà curata dal Conai, allo scopo di rendere la cittadinanza partecipe e sensibile riguardo la necessità di smaltire in modo corretto e più ecologico i rifiuti.
Oltre a quanto detto, le amministrazioni comunali saranno coinvolte in incontri formativi ed informativi, e la costituzione di un apposito gruppo di lavoro servirà a realizzare una mappatura capillare del sistema impiantistico regionale, proprio per supportare lo sviluppo di una corretta raccolta differenziata.