Il nuovo tool, che dovrà essere utilizzato per calcolare il tasso di raccolta dei RAEE, aiuterà a standardizzare il trattamento e riciclo di materiali come oro, argento, rame e terre rare usati in TV, computer e cellulari. La metodologia comune assicurerà l’uniformità delle condizioni di calcolo del tasso di raccolta dei RAEE, in linea con il raggiungimento dei target europei.
Il settore dei RAEE è uno di quelli con il più alto tasso di crescita: nel 2005 sono state generate circa 9 milioni di tonnellate di RAEE e ci si aspetta che il numero cresca fino ad arrivare a più di 12 milioni di tonnellate entro il 2020.
I nuovi target sul tasso di raccolta dei RAEE, dettati dell’attuale Direttiva, vanno dal 45% dell’immesso al consumo di AEE nei tre anni precedenti al 2016, fino ad arrivale al 65% dell’immesso al consumo o all’85% dei RAEE generati nel 2019.
Gli Stati Membri possono misurare il tasso di raccolta sia in relazione alle AEE immesse al consumo sia in relazione ai RAEE generati. L’Implementing Regulation, stabilisce una metodologia per entrambe le opzioni.
Karmenu Vella, Commissario europeo per l’Ambiente, ha detto: “Il riciclo dei rifiuti elettronici contribuisce a recuperare materiali preziosi usati nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, come oro, argento e rame… Dobbiamo aumentare il tasso di riciclo per limitare i potenziali rischi per l’ambiente e la salute umana derivanti dalle sostanze inquinanti presenti nell’elettronica. Questo contribuirà alla creazione di un’economia circolare, promuovendo un uso intelligente delle scarse e costose risorse. È essenziale migliorare la raccolta, il trattamento e il riciclo delle apparecchiature elettroniche a fine vita ed è in questo quadro che si instaurano i nuovi tool e metologie.”
Per leggere l’Implementing Regulation clicca qui.