Il CoReVe Consorzio per il Recupero del Vetro illustra i dati sul riciclo nel nostro Paese e annuncia i risultati del primo programma strutturato per migliorare qualità e quantità della differenziata. Scotti: “Puntiamo a sfondare l’86% entro il 2025. La contabilità ambientale del riciclo del vetro determina risparmi ambientali ed economici rilevanti”
Balzo in avanti del riciclo del vetro in Italia che registra un +4,2%, passando da un tasso di riciclo del 76,6% nel 2021 all’80,8% nel 2022.
I dati presentati dal Consorzio per il recupero del vetro (CoReVe) evidenziano così un nuovo traguardo tagliato dal nostro Paese nella sfida dell’economia circolare, con l’Italia che non solo si conferma per il 4° anno consecutivo al di sopra del target UE fissato al 2030 (75%) ma capace, inoltre, di sfondare il tetto dei 2,5 mln di tonnellate di vetro raccolto in un anno.
Mediamente ogni italiano ha riciclato 1,6 kg di vetro in più nell’ultimo anno, passando da una media di 41 kg del 2021 a 42,6 kg nel 2022. E’ stato ridotto cioè, di 100 mila tonnellate il quantitativo di vetro che finisce in discarica, determinando un risparmio di 18 milioni dati dai costi di smaltimento in discarica che sono stati evitati, un risparmio diretto di quasi 4 milioni di m3 di gas e indiretto di quasi 7 milioni di m3 di gas.
Anche le regioni del Sud hanno fatto registrare un incremento notevole della raccolta, passando da 33,7 Kg pro-capite a 35,5 kg, riducendo così in modo significativo il quantitativo di vetro che finisce in discarica.
“Migliorare qualità e quantità della raccolta del vetro è l’obiettivo principale del Coreve – ha dichiarato il presidente Gianni Scotti, illustrando i dati – e negli ultimi mesi abbiamo potuto registrare i primi effetti del più importante intervento voluto dal Consorzio che insieme a Anci ha finanziato 122 progetti in 351 Comuni, per un valore complessivo di quasi 12 milioni di euro, capace di coinvolgere 7 milioni di cittadini. Proprio in ragione del successo di questa iniziativa, Coreve e ANCI hanno lanciato nuovi bandi per il 2023 con un ulteriore dotazione economica di 8 milioni di euro per supportare progetti e interventi specie nelle regioni del Sud”.
Lasciare che finisca vetro riciclabile in discarica è un enorme spreco e i dati CoReVe lo dimostrano: “La contabilità ambientale del riciclo mostra in modo evidente che l’uso di vetro riciclato comporta innumerevoli vantaggi – ha continuato Scotti. – Stiamo parlando di un risparmio di 4,2 milioni di tonnellate di materie prime, pari a circa 2 volte il volume del Colosseo, che determina un risparmio economico tra il 20 e il 30%. Inoltre, il ricorso al riciclo permette di risparmiare per la produzione di vetro il 25% dell’energia e il 25% del gas naturale, con un risparmio di almeno 360 kg di Co2 per tonnellata di prodotto”.
Grazie agli ottimi risultati di riciclo nell’ultimo anno, è stata evitata l’immissione in atmosfera di 2,5 milioni di tonnellate di gas a effetto serra, pari a quelli derivanti dalla circolazione di circa 1,6 milioni di autovetture euro 5 di piccola cilindrata, con una percorrenza media di 15mila km. Dal rottame che le vetrerie hanno complessivamente riciclato derivano inoltre risparmi di energia per oltre 436 milioni di metri cubi di gas, equivalenti ai consumi domestici di oltre 580 mila famiglie italiane o di una città da oltre 1,6 mln di abitanti.
“Grazie all’impegno di tutti– ha concluso Scotti – puntiamo ad avere un tasso di riciclo che tocchi l’83% nel 2023 e che sfondi l’86% nel 2025”.
Per raggiungere questi ambiziosi traguardi occorre coinvolgere i cittadini, i giovani, i ragazzi e per fare questo CoReVe ha annunciato una serie di iniziative che vanno dalla produzione di un cartoon dedicato ai temi della sostenibilità per i più piccoli, ad una nuova campagna di comunicazione sia social che advertising fino al lancio di un Premio per sostenere il giornalismo di qualità sui temi del riciclo e delle tematiche ambientali.