La Regione Marche realizza una legge regionale per ridurre l’utilizzo dei prodotti in plastica monouso
La legge regionale delle Marche n. 27 del 1 agosto 2019 “Norme per la riduzione dei rifiuti derivanti dai prodotti realizzati in plastica” prevede:
il divieto di utilizzo di prodotti in plastica monouso, quali:
- bastoncini cotonati e cannucce che non rispettano i criteri normativi previsti per questi prodotti
- piatti e posate in plastica usa e getta
- agitatori per bevande
- aste a sostegno dei palloncini, ad eccezione di quelli ad uso industriale e altri usi e applicazioni professionali
- contenitori per alimenti sia essi destinati al consumo immediato sul posto o da asporto, o consumati direttamente dal recipiente oppure pronti per il consumo senza ulteriore preparazione
- contenitori per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi
- tazze per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi
il divieto di utilizzo di prodotti in plastica oxo-degradabile, ad eccezione di quelli utilizzati per finalità medico sanitarie.
Questi divieti non si applicano in alcune situazioni, ovvero nei casi di:
- emergenze igienico sanitarie certificate dagli organi competenti
- diete personalizzate, con certificazione medica
- interruzione del servizio di acquedotto o calamità naturali.
C’è comunque tempo fino al 31 marzo 2020 per smaltire le scorte disponibili.
Il divieto è rivolto ad usa serie di soggetti, in prevalenza pubblici, ma non mancano anche soggetti privati, nel dettaglio, i destinatari risultano:
- Regione
- Province e Comuni
- soggetti partecipati da Regione, Provincia e Comuni nonché aziende e agenzie sottoposti alla vigilanza delle già menzionate amministrazioni
- strutture sanitarie pubbliche e private accreditate
- università, istituti pubblici di educazione ed istruzione nonché enti di formazione accreditati
- chiunque svolge un’attività economica in area demaniale
- chiunque organizza manifestazioni e eventi avvalendosi dei contributi regionali o del patrocinio dello Giunta regionale o dell’Assemblea legislativa regionale.
Oltre ai divieti sopra menzionati, la legge regionale prevede un ulteriore divieto legato al fumo, ovvero non è consentito fumare nei tratti di arenile del litorale regionale qualora non siano disponibili specifici contenitori dove buttare i mozziconi di sigaretta o, più in generale, i “rifiuti post consumo dei prodotti del tabacco con filtri contenenti plastica”.
La norma contiene anche delle sanzioni in caso di violazione dei divieti sopra descritti.
Nel caso di violazione del divieto di utilizzo di plastica monouso e di plastica oxo-degradabile è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 300.000 a euro 1.500.000, mentre se la violazione avviene nelle spiagge del litorale, oppure riguarda mozziconi di sigaretta o simili, la sanzione va da 60,00 a 300,00 euro.
La legge della Regione Marche prevede anche una serie di attività promozionali mirate alla limitazione dell’uso di prodotti in plastica usa e getta, per questo si prevede di accordare:
- il sostegno economico-finanziario a progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale tesi a sostituire i prodotti in plastica monouso, in particolare quelli realizzati da Università e istituti di ricerca, pubblici e privati
- il sostegno ad iniziative ed attività dirette a conseguire la riduzione dell’uso di prodotti in plastica usa e getta
- il sostegno ad azioni volte al riciclo o riutilizzo anche tramite sistemi di cauzione-rimborso
- il sostegno alla realizzazione di campagne di comunicazione per sensibilizzare la cittadinanza e tutti i soggetti interessati ai potenziali benefici derivanti dalla riduzione dell’uso di plastiche monouso.
Per la realizzazione di quanto contenuto nella norma è prevista una copertura finanziaria; per l’anno 2020, la Regione stanzia sino ad un massimo di euro 100.000,00 per le spese di parte corrente e sino ad un massimo di 100.000,00 per le spese di investimento.
Infine la Regione Marche si impegna a monitorare, con cadenza annuale, l’attuazione di quanto previsto dalla legge nonché il suo impatto sul territorio regionale.