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Rapporto Eco-Media 2016: l’informazione ambientale in Italia

Ogni anno viene redatto e pubblicato un Rapporto che raccoglie i risultati del monitoraggio svolto dall’OSSERVATORIO ECO-MEDIA con l’obiettivo di effettuare una analisi costante del trattamento informativo svolto dal mezzo stampa sulla tematica ambientale, nelle sue diverse declinazioni, al fine di comprendere quanto, quando e come l’ambiente e le questioni ad esso connesse fanno notizia

“I temi dell’ambiente e della sostenibilità sono sempre più al centro dell’attenzione da parte della società, un po’ meno del sistema mediatico e della politica. In Italia, come nel resto del mondo, si registra un’importante crescita d’interesse verso azioni compatibili con uno sviluppo sostenibile. La responsabilità sociale delle imprese, i comportamenti rispettosi dell’ambiente e l’etica in genere sono valutati sempre più come vere esigenze, non solo strategiche. Uno dei passaggi indispensabili per la costruzione di un nuovo “Eco-Rinascimento” è senz’altro l’informazione ambientale, determinante per modificare gli atteggiamenti delle persone, per diffondere valori, comportamenti e capacità coerenti per garantire e ottenere un’effettiva partecipazione dei cittadini nei processi decisionali. L’Osservatorio Eco-Media, primo e unico think tank permanente, vuole incentivare coloro che governano il settore dei media, soprattutto i grandi editori, affinché le tematiche ambientali non continuino ad essere relegate alle emergenze e ai disastri naturali ma abbiano uno spazio costante e siano più connesse con le questioni economiche. Si produrrebbe così un circolo emulativo virtuoso a tutti i livelli, ossia una maggiore consapevolezza dell’opinione pubblica e un’attenzione del decisore pubblico più puntuale”. (Massimiliano Pontillo – Presidente Pentapolis Onlus)

Pentapolis Onlus, nel giugno 2014, ha istituito l’Osservatorio Eco-Media con la finalità di:
• raccogliere dati primari e aggiornati sui flussi dell’informazione relativamente alle tematiche ambientali e di sostenibilità, in ambito nazionale;
• stimolare i grandi editori, ossia coloro che governano il sistema mediatico, affinchè i
temi d’interesse abbiano lo spazio e la continuità che meritano;
• incentivare una filiera produttiva green di settore, cercando così di arrivare a un prodotto finale a “impatto zero”;
• appassionare un nuovo pubblico di lettori puntando sulla sostenibilità;
• divulgare le best practices, pubbliche e private, alimentando così un circolo emulativo
virtuoso;
• favorire il dibattito tra esperti, studiosi, manager e professionisti della comunicazione, studenti e cittadini interessati, fornendo materiali e strumenti d’analisi sull’informazione
ambientale;
• incoraggiare la ricerca erogando borse di studio e assegni a ricercatori e studenti.

L’Osservatorio Eco-Media, il cui Gruppo di lavoro è costituito da professori di ruolo con
primaria esperienza, ricercatori di comprovata qualificazione, giornalisti specializzati,
professionisti della comunicazione, attivisti non profit ed esperti del settore, si propone
di raggiungere gli obiettivi grazie al contributo e alla professionalità di diversi players:
PENTAPOLIS: ideatore, definisce i temi da monitorare, condivide gli obiettivi con i vari
partner e favorisce lo sviluppo dell’iniziativa; LUMSA, ANGELICUM e OSSERVATORIO DI PAVIA: monitorano le diverse audience e garantiscono qualità scientifica e continuità alle attività concordate; PARTNER: co-partecipano, di volta in volta, al sostegno (anche economico) per la raccolta e l’interpretazione dei dati e lo svolgimento delle molteplici attività; AUDIENCE: rappresenta i media da monitorare e/o da raggiungere con i servizi di
comunicazione.

L’attività di ricerca teorica e applicata è finalizzata alla comprensione e valutazione di:
• flussi dell’informazione relativamente alle tematiche ambientali in ambito nazionale;
• dinamiche reputazionali che coinvolgono l’informazione sostenibile.

Le attività di ricerca mirano a fornire ai diversi stakeholder un quadro completo delle informazioni e delle notizie pubblicate relative agli attori del mercato di riferimento (società, personalità, enti e istituzioni) e gli attori sociali (opinione pubblica, comunità locali, gruppi di interesse), fornendo indicazioni utili alla comprensione del grado di sensibilità attuale dei principali organi di informazione/comunicazione.

Le attività di ricerca nell’ambito del monitoraggio stampa sulla sostenibilità permetteranno di comprendere e valutare:
• comportamenti e rappresentazioni sul tema “ambiente e sostenibilità” da parte delle principali testate nazionali: carta, web, radio, tv;
• grado di influenza dei media e degli opinion leader sui comportamenti delle organizzazioni riguardo i temi d’interesse;
• identificazione e interpretazioni delle dinamiche informative (contenuti, esperienze, comportamenti, ecc.) che emergono dalla pubblicazione delle diverse notizie.
I risultati saranno prodotti principalmente utilizzando i seguenti strumenti di ricerca:
• monitoraggio stampa attraverso schede di analisi delle principali testate nazionali;
• analisi del contenuto e del loro posizionamento (analisi quali-quantitativa di articoli)
su base nazionale;
L’Osservatorio Eco-Media, una volta raccolte le informazioni pubblicate sulle diverse testate, sarà impegnato a divulgare i risultati emersi e in tal senso a favorire l’incontro tra istituzioni, imprese, associazioni, esperti, studiosi e società civile.
In particolare:
– un forum nazionale annuale in cui si espongono i risultati delle ricerche;
– un sito web quotidiano;
– una newsletter periodica;
– tavole rotonde tra esperti e professionisti del settore.

Obiettivi
La ricerca raccoglie i risultati del nuovo monitoraggio svolto nel 2016 dall’Osservatorio Eco-Media, con l’obiettivo di effettuare l’analisi costante del trattamento informativo svolto dal mezzo stampa sulla tematica ambientale, nelle sue diverse declinazioni, al fine di comprendere quanto, quando e come l’ambiente e le questioni ad esso connesse fanno notizia.
L’indagine si è focalizzata sui seguenti aspetti fondamentali:
• il peso che le tematiche ambientali occupano nelle agende mediali, con una distinzione tra le testate nazionali e le sotto-testate locali e/o tematiche (inserti e supplementi);
• i modelli adottati nella rappresentazione della questione;
• le cornici interpretative entro cui il dibattito viene inscritto, mettendo in rilievo le notizie di evidente intento (pro)positivo e innovativo, vs notizie di mera cronaca o di marketing ad interesse di particolari gruppi di stakeholder economici.
Le riflessioni derivanti dall’analisi dei dati emersi potranno essere utili ad individuare eventuali criticità o circoli virtuosi presenti nelle strategie di informazione e comunicazione attuate dai media al fine di accrescere la sensibilità dell’opinione pubblica.
Metodologia
La ricerca è stata realizzata attraverso l’analisi del contenuto delle notizie dedicate ai temi ambientali pubblicate sui principali quotidiani nazionali. Nello specifico, sono state sottoposte ad analisi tutte le notizie selezionate attraverso la ricerca automatica nei testi di alcune parole chiave: ambiente, green economy, turismo responsabile, turismo sostenibile, energia rinnovabile, smart city, cambiamenti climatici, mobilità sostenibile, responsabilità sociale d’impresa, economia circolare, ecologia, alimentazione biologica, alimentazione vegana, ecologia.
Si noti, a questo proposito, la non casuale scelta di utilizzare per la selezione parole di contenuto positivo o neutro e di evitare parole (quali ad esempio: disastri, catastrofi, inquinamento, rifiuti…) che avrebbero sicuramente contribuito ad individuare notizie relative a temi ambientali, ma di natura sicuramente negativa e probabilmente estranea all’interesse della presente ricerca. L’arco temporale entro cui è stata svolta l’indagine include i sei mesi di: aprile, maggio, giugno, luglio, agosto e settembre.

Le testate sulle quali è stata effettuata l’indagine sono le prime cinque testate nazionali per tiratura: Il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Il Messaggero e Il Sole 24 Ore. Di queste, sono state prese in esame anche le rispettive “sottotestate” locali e tematiche, al fine di individuare la presenza di notizie ambientali nei tre diversi ambiti (nazionale, locale, inserto/supplemento).