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Pubblicato il report delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche: “Acque reflue. La risorsa inesplorata”

Cosa succederebbe se considerassimo l'enorme quantità di acque reflue domestiche, agricole e industriali scaricate ogni giorno nell'ambiente come una risorsa preziosa e non come un problema costoso?

Le acque reflue sono una risorsa preziosa in un mondo in cui l’acqua è un bene limitato e la sua domanda continuerà a crescere”.
Guy Ryder, Presidente del UN-Water e Direttore generale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro.

La maggior parte delle attività dell’uomo che impiegano acqua producono acque reflue. Mentre il fabbisogno mondiale di acqua è in crescita, la quantità delle acque reflue prodotte e il carico di inquinamento che esse generano sono in continuo aumento a livello mondiale. In tutti i paesi, tranne in quelli altamente sviluppati, la maggior parte delle acque reflue non viene né raccolta né trattata, ma rilasciata direttamente nell’ambiente con un impatto dannoso sulla salute dell’uomo, sulla produttività economica, sulla qualità delle risorse di acqua dolce e sugli ecosistemi.
Sebbene le acque reflue siano una componente fondamentale del ciclo di gestione dell’acqua, quest’ultima dopo l’utilizzo viene troppo spesso considerata un peso di cui liberarsi o un disturbo da ignorare. Le conseguenze di tale negligenza sono ormai evidenti. L’impatto immediato, tra cui il degrado degli ecosistemi acquatici e le malattie trasmissibili attaverso la fornitura di acqua dolce contaminata, ha delle conseguenze notevoli sul benessere delle comunità e sui mezzi di sostentamento delle popolazioni. Se si continua a non affrontare la questione relativa alle acque reflue come uno dei principali problemi sociali e ambientali, si metteranno a repentaglio tutti gli sforzi volti a conseguire gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

Di fronte alla domanda sempre crescente di acqua, le acque reflue si stanno consolidando come fonte alternativa affidabile, cambiando il paradigma relativo alla loro gestione dal “trattamento e smaltimento” al “riutilizzo, riciclaggio e recupero della risorsa”. Da questa prospettiva, le acque reflue non sarebbero più percepite come un problema da risolvere, ma come una soluzione alle sfide che attualmente le società stanno affrontando. Le acque reflue possono essere considerate anche una fonte economicamente vantaggiosa e sostenibile di energia, di nutrienti e di altri utili sottoprodotti. I potenziali benefici nel ricavare tali risorse dalle acque reflue vanno ben oltre la salute dell’uomo e dell’ambiente, e hanno implicazioni sulla sicurezza alimentare ed energetica, e sulla mitigazione del cambiamento climatico. Nel contesto dell’economia circolare, laddove lo sviluppo economico è controbilanciato dalla protezione delle risorse naturali e dalla sostenibilità ambientale, le acque reflue rappresentano di gran lunga una risorsa valida e disponibile.
A livello mondiale, la domanda di acqua tenderà ad aumentare in modo significativo nei prossimi decenni. Oltre alla domanda dal settore agricolo, attualmente responsabile del 70% delle estrazioni di acqua nel mondo, è previsto un forte aumento della domanda idrica legata alla produzione industriale ed energetica.
L’intensificazione dell’urbanizzazione, lo sviluppo dei sistemi comunali di fornitura idrica e dei servizi igienico-sanitari contribuiscono anch’essi all’aumento della domanda di acqua. Due terzi della popolazione mondiale vive attualmente in aree colpite da scarsità idrica almeno un mese all’anno. Circa 500 milioni di persone vivono in aree dove il consumo di acqua è pari a due volte le risorse idriche rinnovabili locali. Aree molto vulnerabili, dove le risorse non rinnovabili (per esempio, acqua fossile) sono in continua diminuzione, stanno divenendo sempre più dipendenti dai trasferimenti da altre zone che abbondando di risorse idriche, e sono attivamente alla ricerca di risorse idriche alternative abbordabili. La disponibilità delle risorse idriche è strettamente collegata alla qualità dell’acqua, poiché il loro inquinamento può limitare i tipi di utilizzo. Il continuo rilascio di liquami non trattati, insieme ai deflussi di acqua in agricoltura e alle acque reflue industriali inadeguatamente trattate, hanno portato al peggioramento della qualità dell’acqua nel mondo.

LE SFIDE DELLA GOVERNANCE
I vantaggi sociali della gestione dei rifiuti umani sono notevoli, sia per la salute pubblica sia per l’ambiente. Per ogni dollaro speso in servizi igienico-sanitari, il rendimento stimato è di 5,5 dollari.
Superare le difficoltà pratiche riscontrate nell’applicazione della normativa sulla qualità dell’acqua può essere particolarmente impegnativo. Affinché vengano raggiunti gli obiettivi per migliorare la qualità dell’acqua e salvaguardare le risorse idriche, la popolazione e le istituzioni responsabili della gestione delle acque reflue devono attenersi alle norme e agire nell’interesse collettivo. I vantaggi verranno percepiti una volta che tutti sapranno rispettare le norme di protezione delle risorse idriche dall’inquinamento.

UN QUADRO LEGALE E NORMATIVO ADATTO
Un quadro legale e normativo efficace implica che le autorità competenti abbiano le capacità tecniche e manageriali necessarie e che agiscano in modo indipendente, dotate dei poteri necessari a far rispettare la normativa e le linee guida. La trasparenza e l’accessibilità dell’informazione incentivano al rispetto delle norme, promuovendo la fiducia comune nel rispetto dei processi di realizzazione e di esecuzione. Raggiungere tale progresso richiederà un approccio flessibile e progressivo.
Le politiche e gli strumenti regolatori sono attuati a livello locale e devono adattarsi alle diverse circostanze. È quindi importante che sia dato sostegno politico, istituzionale e finanziario alle iniziative “dal basso” e alla fornitura locale su piccola scala (per esempio, decentralizzata) dei servizi di trattamento delle acque reflue.
Inoltre, sono necessarie nuove normative riguardanti il riutilizzo dell’acqua e il recupero di sottoprodotti dalle acque reflue. Spesso la mancata o carente legislazione riguardo agli standard di qualità di questi prodotti crea delle incertezze nei mercati che possono dissuadere dagli investimenti

CONSAPEVOLEZZA PUBBLICA E ACCETTAZIONE SOCIALE
Anche se i piani di utilizzo delle acque reflue sono progettati in modo adeguato da un punto di vista tecnico, sono realizzabili da un punto di vista finanziario e includono misure appropriate in termini di sicurezza, possono fallire se chi li ha ideati non ha tenuto in giusta considerazione le dinamiche proprie dell’accettazione sociale.
L’uso delle acque reflue spesso si imbatte in una forte resistenza sociale a causa della mancanza di comprensione e fiducia riguardo ai rischi per la salute dell’uomo. La sensibilizzazione e l’educazione sono gli strumenti principali per superare le barriere sociali, culturali e del consumatore. Le campagne di sensibilizzazione devono essere adattate al consumatore in base alle differenze culturali e religiose.
I rischi per la salute associati al riutilizzo dell’acqua devono essere valutati, gestiti, controllati e riportati regolarmente per ottenere l’accettazione pubblica, ottimizzare i benefici legati all’uso delle acque reflue e minimizzare gli effetti negativi. Nel caso dell’acqua potabile (per esempio, il riutilizzo dell’acqua potabile), estese campagne d’informazione sono necessarie per costruire la fiducia nel sistema e superare il cosiddetto senso di repulsione.

Per consultare il report completo visita la pagina web dell’Unesco.