Intanto, sono circa 160 (al 31 dicembre) i traslochi di nuclei familiari residenti nella Diga bianca e in quella rossa, secondo il piano che sta mettendo a disposizione alloggi già pronti in altri quartieri. Per concludere ne restano circa 180.
La conclusione dei traslochi è prevista per aprile 2020, quando si aprirà il cantiere per la demolizione, il cui importo è di 5,5 milioni. «La pubblicazione del bando – spiega l’assessore all’Urbanistica Marco Scajola – rappresenta un punto fermo in questo grande progetto di riqualificazione urbana senza precedenti. Dopo la demolizione, che durerà 18 mesi, si procederà alla riqualificazione del quartiere grazie al recupero di 37 alloggi che si trovano in una parte della diga di via Cechov e alla la realizzazione di 50 alloggi mediante il sistema Casarte, che prevede delle smart home, sul modello nordeuropeo. Il progetto prevede che la demolizione avvenga mediante macchine operatrici: sono escluse le micro cariche. Prosegue – conclude Scajola – la stretta collaborazione tra Comune e Arte sul fronte degli abusivi: entro la fine di febbraio il Comune procederà al loro sgombero».