Riflettori puntati sull’economia circolare: quest’anno il Premio sviluppo sostenibile, promosso dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile, in collaborazione con la Fiera Ecomondo (Rimini, 5-8 novembre), dedica una sezione alle imprese circolari. Il nostro Paese è tra quelli con maggiori potenzialità nel superamento dello sviluppo lineare. L’Italia infatti guida la classifica europea in alcuni dei settori interessati, tra cui quelli del riuso e riciclo di materiali, della produzione e dell’eco-innovazione. Nel 2016, infatti, in Europa gli occupati in queste filiere dell’economia circolare erano 3,9 milioni. Di queste 510.000 lavoravano in Italia, che nella classifica risulta seconda solo alla Germania, prima a quota 641.000. Più del 2% degli occupati italiani ha un lavoro collegato all’economia circolare, contro una media europea (EU28) dell’1,7%.
Sono dati che lo scorso marzo sono stati resi noti dal Circular Economy Network, in occasione della presentazione del suo Rapporto durante la Conferenza Nazionale dell’economia circolare 2019. Un documento che ha evidenziato le potenzialità dell’economia circolare e che al tempo stesso ha lanciato un monito a non perdere occasioni di sviluppo. Il Network, nell’ambito delle sue attività, opera per valorizzare i casi di successo delle aziende italiane che decidono di operare nel campo dell’economia circolare. Lo ha fatto l’anno scorso con il Premio per le startup dell’economia circolare, segnalando 10 realtà nascenti. Replicherà quest’anno, collaborando alla nuova edizione del Premio per lo sviluppo sostenibile, promosso dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile e da Ecomondo, che nell’ edizione 2019 è articolato in tre sezioni: Green City, Economia Circolare, Energie rinnovabili.
La Sezione del Premio Economia circolare, rivolta alle imprese, è organizzata in collaborazione con il Circular Economy Network. Al Premio possono partecipare imprese che abbiano realizzato o avviato progetti innovativi riguardanti: simbiosi industriale; prolungamento dell’uso e della riparabilità dei prodotti; uso condiviso di beni e servizi; riduzione del consumo di materie prime; utilizzo di materie prime seconde; riduzione della produzione di scarti e di rifiuti; riciclo dei rifiuti; ecodesign; bioeconomia rigenerativa.
L’economia circolare è caratterizzata da un’economia fertile che in Italia ha assunto negli ultimi anni un peso rilevante. Già dal 2015, come evidenzia il Rapporto del Network, gli investimenti nei settori interessati dall’economia circolare nell’Unione europea erano rilevanti: 17,49 miliardi di euro, lo 0,12% del PIL. In valore assoluto l’Italia con 2,20 miliardi di euro di investimenti risulta al quarto posto dopo Regno Unito, Germania e Francia, con un dato rispetto al PIL pari allo 0,13%, in linea con quello europeo. Questo andamento va incentivato per favorire uno sviluppo dell’economia continuo e solido. Il Premio vuole segnalare e promuovere proprio chi già sta facendo maturare questo mercato.
Dieci saranno i premi assegnati: al primo classificato – “Premio sviluppo sostenibile 2019” – verrà assegnata una targa di riconoscimento e un attestato con la motivazione, ma saranno segnalate e premiate con una targa di riconoscimento altre nove imprese. La cerimonia avverrà durante un evento pubblico durante la Fiera di Ecomondo, a Rimini, il 7 novembre 2019. I nomi di tutte le imprese premiate e segnalate saranno inserite in una pubblicazione e in tutti i prodotti dedicati.
La partecipazione al Premio è libera e gratuita.
Info sul sito: circulareconomynetwork.it