Il ministro a Ecomondo: “La prossima settimana venite al ministero con una posizione condivisa”
Un invito alle imprese che riciclano la plastica e che cercano alternative sostenibili al suo uso a costruire insieme un percorso condiviso per adeguarsi alla normativa europea e provare a migliorare la proposta di plastic tax contenuta nella bozza della legge di bilancio. Lo ha fatto stamane a Ecomondo il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, intervenuto al convegno organizzato dal ministero.
Ribadendo l’invito al confronto, fatto ieri alle imprese nel corso degli Stati generali della green economy, il ministro ha messo in evidenza che dal prossimo gennaio le aziende troveranno un valido interlocutore amministrativo nella nuova Direzione generale del ministero per l’economia circolare. “Ci tengo particolarmente a riempire quel solco che supera il momento politico ed entra nel procedimento gestionale” – ha sottolineato.
A proposito della plastic tax, Costa ha precisato che “il meccanismo non è quello della tassa, ma dell’incentivo che rimane nel meccanismo del gettito. Ovvero, deve rimanere dentro il mondo dell’ambiente in modo tale che il saldo sia zero, in particolare nel settore produttivo e per chi oggi ha necessità di passare a una produzione ecocompatibile. Abbiamo spazio in Parlamento per migliorare la norma. Accettiamo la sfida di mantenere la leadership mondiale che abbiamo già, di alzare lo standing e di costruire qualcosa insieme”.
Il capo della segreteria tecnica del ministro, Tullio Berlenghi, ha affermato: “Il problema della plastica c’è, non possiamo nasconderlo. Soltanto nell’Unione europea ci sono 25,8 milioni di tonnellate di plastica, di cui meno del 30% è avviato al riciclaggio (il 31% va in discarica e il 39% è destinato all’incenerimento). Se troviamo la soluzione giusta, lavorando di concerto con la filiera produttiva, va bene non soltanto alla filiera, ma soprattutto fa bene all’ambiente, al clima e alla salute”.
Il presidente della Commissione parlamentare sulle Ecomafie Stefano Vignaroli ha illustrato i passi che si stanno facendo e che si dovranno fare per stare alla pari con il “nuovo corso europeo” chei indica la direttiva sulla plastica (impulso al riciclo, alla progettazione, all’ecodesign, alle attività dei pescatori grazie alla “Salvamare”, riduzione dei rifiuti, incentivo all’uso dei prodotti alla spina, come prevede il decreto clima, ecc.). “Abbiamo un percorso da fare – ha affermato. Insieme”.
Al convegno, moderato dal giornalista e divulgatore ambientale Marco Gisotti, sono intervenuti anche: Roberto Ferro, Global regulatory affairs manager, home and hygiene di Unilever; Raffaello Bonora, project development cooperativa agricola Campo; Marco Pagani, direttore Normativa e rapporti istituzionali di Federdistribuzione; Marco Versari, presidente di Assobioplastiche; Giuseppe Riva, direttore di Plastics Europe Italia-Federchimica; Antonio Naviglio di Proil; Mario Malinconico del Cnr di Napoli; Fiorello Primi, presidente de “I borghi più belli d’Italia”.