Dopo oltre venti anni è terminata la bonifica dell’area dell’ex ditta Sae, situata in località Valnera a Riotorto, che aveva esercitato attività di stoccaggio irregolare di pile esaurite e medicinali scaduti all’interno di due capannoni commerciali. Le operazioni di verifica e monitoraggio eseguite in contraddittorio con Arpat non hanno riscontrato la contaminazione dell’ambiente circostante.
“Siamo molto orgogliosi di aver portato a termine un’opera di bonifica che attendeva da decenni – ha detto l’assessore all’Ambiente Carla Bezzini – grazie alla determinazione di questa Amministrazione e al grande impegno degli uffici. Sono molte le criticità ambientali del nostro territorio che vanno oltre la grande bonifica del Sin: di questi numerosi interventi che sono di competenza del Comune ci stiamo occupando fin dall’inizio del mandato. Opere meno appariscenti ma altrettanto importanti per garantire la tutela ambientale del territorio.
Fortunatamente, i campionamenti del monitoraggio da noi effettuato su questa specifica area dopo anni di richieste inevase, non hanno evidenziato parametri di inquinamento e di questo siamo soddisfatti. Si conclude una vicenda problematica che ci invita inevitabilmente alla riflessione su come l’irresponsabile ricerca del profitto personale, in questo caso nel trattare irregolarmente rifiuti pericolosi, avrebbe potuto causare un danno ambientale di enormi dimensioni”.
La questione dell’ex ditta Sae è annosa e delicata: dopo la rimozione delle tonnellate di rifiuti pericolosi avvenuta nel 2004 sono cominciati gli interventi di monitoraggio del suolo, che già al tempo non avevano evidenziato indici di contaminazione.
Risale al 2009 la richiesta avanzata dalla Provincia di Livorno di effettuare un monitoraggio delle condizioni della falda acquifera ai fini del rilascio della certificazione definitiva di avvenuta bonifica. L’operazione non è mai stata eseguita fino al settembre 2020 quando il Comune si è mobilitato richiedendo alla Regione Toscana indicazioni puntuali, ha eseguito gli adempimenti necessari e ha ottenuto la certificazione.
Le operazioni di carico, trasporto e smaltimento delle circa tremila tonnellate di rifiuti, la pulizia delle aree liberate, lo smantellamento del cantiere e gli interventi di monitoraggio e verifica hanno avuto un costo complessivo di 726mila euro.