Home Rifiuti Pichetto, transizione verso economia circolare contrasta attività criminali

Pichetto, transizione verso economia circolare contrasta attività criminali

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Il Ministro in Commissione Ecomafie fa il punto anche su decreti End Of Waste, progetti Faro del PNRR, RENTRi e Deposito Nazionale di rifiuti radioattivi

“La transizione verso modelli efficienti di economia circolare rappresenta un percorso efficace anche nel contrasto alle attività delle organizzazioni criminali, grazie alla riduzione del volume di business legato la traffico illecito di rifiuti”. Lo ha detto il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, nel corso dell’audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari.

Nella Commissione Ecomafie guidata dal deputato Jacopo Morrone, il Ministro ha fatto il punto sulle attività di diretta responsabilità del Ministero, che svolge attività di vigilanza e controllo sull’operato dei consorzi e dei sistemi autonomi di gestione dei rifiuti, esercitando inoltre, con il supporto di Ispra, specifiche funzioni di vigilanza e controllo. “E’ di imminente costituzione – ha spiegato in proposito Pichetto – l’Organismo di vigilanza dei consorzi e dei sistemi autonomi per la gestione dei rifiuti, degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggi, che supporterà il MASE nell’esame periodico delle filiere produttive”.

Annunciando che “sono in corso di completamento le interlocuzioni con gli altri Dicasteri ed Enti competenti” sull’aggiornamento del Programma Nazionale di prevenzione dei rifiuti, Pichetto ha ricordato che, “per potenziare la filiera del riciclo il MASE sta operando un incremento della decretazione per la cessazione della qualifica di rifiuto”, il cosiddetto “End of Waste”.

Una menzione particolare, per il Ministro, merita “la revisione dell’End Of Waste inerti”, prevista dal PNRR, che stabilisce criteri specifici “per gestire e avviare a recupero una ingente quantità di rifiuti speciali non pericolosi provenienti dal settore delle demolizioni e costruzioni”. “Un articolo specifico introdotto dal decreto – ha aggiunto il Ministro – riguarda il monitoraggio, perché fin da subito sono stati evidenziati gli impatti avuti dal provvedimento sul settore”. Tra le novità citate dal Ministro, anche “il regolamento End of Waste sui prodotti assorbenti della persona in fase di adozione e il primo schema di regolamento sul tessile”.

Il Ministro ha ricordato “il via libera a 192 progetti relativi a investimenti ‘Faro’ di economia circolare” previsti dal PNRR, con risorse pari a 600 milioni per impianti di riciclo di plastica, RAEE, carta, cartone e tessile. “Per contrastare efficacemente l’infiltrazione malavitosa nel ciclo dei rifiuti – ha detto ancora il Ministro – risulta indispensabile poter contare su uno strumento efficiente di tracciabilità digitale”. In proposito il Ministro cita la messa a regime del nuovo Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti, il RENTRi, che “tiene conto delle necessità degli organi di controllo e delle forze dell’ordine per facilitare la lotta alle ecomafie”.

Tra i vari temi toccati dal titolare dell’Ambiente, quello della gestione sicura dei rifiuti radioattivi. “Il programma di smantellamento degli impianti nucleari costituisce – ha detto – una parte sostanziale della politica nazionale”. Sul deposito nazionale, il Ministro ha ribadito l’intenzione di un iter “molto più accelerato” rispetto alla previsione di un’autorizzazione unica del Deposito nel 2027 e la sua messa in esercizio nel 2032. “Il governo sta valutando la possibilità – ha aggiunto – per enti territoriali e strutture militari di presentare un’autocandidatura”. “Le scorie nucleari che produciamo ogni giorno, prevalentemente in ambito ospedaliero – ha detto ancora – sono un’emergenza assoluta e non possiamo andare avanti con una discussione eterna: è una questione di responsabilità”, ha concluso il Ministro.