Il 29 luglio 2021 il Pianeta ha esaurito le risorse e comincia a sfruttare quelle del 2022. Ad annunciarlo è il consigliere Susan Aitken, leader del Consiglio comunale di Glasgow, per conto del Global Footprint Network e dell’Agenzia scozzese per la protezione dell’ambiente.
Anche quest’anno l’Earth Overshoot day arriva con largo anticipo su un calendario che negli anni è stato eroso dai consumi. Nel 2020 l’Overshoot day – complice la pandemia – era stato il 22 agosto, nel 1970 la giornata era stata il 29 dicembre.
100 Giorni di Possibilità
La giornata dell’esaurimento delle risorse planetarie cade 100 giorni prima della Cop26, la conferenza dell’Onu sui cambiamenti climatici che si terrà dal 31 ottobre al 12 novembre.
In vista dell’appuntamento, il Global Footprint Network lancia la campagna “100 Giorni di Possibilità” per cercare di ristabilire l’equilibrio. Basterebbe, infatti, un dimezzamento delle emissioni globali di carbonio per spostare l’esaurimento annuo di 93 giorni, oltre tre mesi. Molte soluzioni esistono già oggi per invertire il sovrasfruttamento delle risorse e sostenere la rigenerazione della biosfera.
Le opportunità provengono da tutti i settori dell’economia: tecnologie o servizi disponibili in commercio, strategie di sviluppo dei governi locali, politiche pubbliche nazionali, ed anche buone pratiche promosse da iniziative della società civile e dal mondo accademico.
Da oggi sino all’inizio della COP26, il sito 100DaysofPossibility.org presenterà ogni giorno esempi di opportunità per spostare la data – #MoveTheDate – includono la riduzione dei rifiuti alimentari, la gestione dei refrigeranti, i sistemi alimentari a filiera corta, l’energia intelligente, il cemento a basso contenuto di carbonio, politiche di sviluppo locale incentrate sul monitoraggio dell’impronta ecologica e l’ecoturismo a basso impatto ambientale.
“Viviamo tutti, individui e comunità, come se avessimo a disposizione poco più di una Terra e mezza”, ricorda il Global Footprint Network che organizza i “100 Giorni di Possibilità” e ogni anno fa il calcolo dell’impronta ecologica (cioè i consumi da parte della popolazione) e della biocapacità (quanto il territorio può mettere a disposizione). Per quest’anno è stato calcolato un aumento del 6,6% dell’impronta di carbonio e un calo dello 0,5% della biocapacità delle foreste a livello globale sull’anno precedente.
Overshoot day nel mondo
La data limite varia da Paese a Paese. L’Italia, per esempio, quest’anno ha esaurito le risorse il 13 maggio scorso: da allora è in debito con la Terra per l’alimentazione (frutta, verdura, carne, pesce, acqua), l’energia (legna, combustibili) e altri prodotti che importa. Il primo overshoot day 2021 è stato in Qatar (9 febbraio), a marzo è scattato per Emirati Arabi Uniti (il 7), Canada e Stati Uniti (il 14), in aprile ha riguardato, tra gli altri, Corea (5), Singapore (10), Israele (16), Russia (17) e maggio Germania (5), Giappone (6), Francia (7). A giugno la Cina (il 7) mentre l’ultimo overshoot day dell’anno riguarderà l’Indonesia il 18 dicembre.