Montagna 2000 riceverà contributi a fondo perduto dalla Regione Emilia Romagna per un progetto di economia circolare.
Montagna 2000 S.p.A., la società in house che si occupa del servizio idrico integrato in Provincia di Parma, realizzerà un centro del riuso all’interno della nuova sede a Borgo Val di Taro.
Montagna 2000 è stata selezionata tra venti aziende della Regione Emilia Romagna che riceveranno contributi a fondo perduto previsti dal bando regionale lanciato nell’estate del 2021. Sono 452 le domande presentate, di cui 245 ammissibili. L’azienda in house si è collocata al secondo posto in graduatoria, ottenendo così il riconoscimento di € 130.765,94 per l’investimento previsto.
“Montagna 2000 ha partecipato al bando regionale con un progetto dedicato all’economia circolare e al riciclo” ha dichiarato Emilio Guidetti, Amministratore Unico e Direttore Generale di Montagna 2000 Spa. “Quando abbiamo studiato il prospetto di riqualificazione urbana per la nuova sede societaria, inaugurata a giugno 2021, abbiamo definito di destinare alcune aree a progetti di sostenibilità ambientale e sociale, come “T-Riuso”.
Progetto T-Riuso
Alla parte funzionale e gestionale del progetto “T-Riuso” hanno contribuito Progecoop, Società Cooperativa di progettazione specializzata nel supporto a partecipazione a Bandi e Capitolati, e lo studio di progettazione architettonica Spazio Libero che già aveva seguito la ristrutturazione della sede.
Il progetto prevede la riqualificazione di parte della struttura sita in via Antonio Gramsci 8 a Borgo Val di Taro, attualmente non totalmente utilizzata. Nel nuovo Centro del Riuso, i cittadini potranno consegnare diverse tipologie di beni: mobili, arredi, oggettistica, pubblicazioni, stoviglie, articoli e accessori per l’infanzia e abbigliamento.
All’interno saranno presenti laboratori di riparazione (falegnameria, officina, ecc.). Dall’area di lavaggio e sanificazione i beni, suddivisi per categorie, sono posizionati in un’ampia area espositiva anche soppalcata, in modo da poter essere comodamente visionati. È prevista anche l’integrazione di un punto didattico, utile per momenti formativi e per consultazione delle opere editoriali, a disposizione per il pubblico.
Per facilitare la ricerca dei beni e la condivisione con altri Centri, il progetto impiega un apposito software di gestione. Verrà inoltre creata una app visibile a tutti gli apparati smart, collegata a “totem” interattivi all’ingresso e in prossimità del Centro.
Una volta arrivati al Centro e controllati, i beni potranno essere indirizzati alle diverse e naturali destinazioni. Dai negozi dell’usato o i mercatini, alla vendita ai cittadini fino alla donazione ad Associazioni, Scuole ed Enti benefici.
Oltre al tema ambientale, non trascurabile è l’aspetto occupazionale legato all’iniziativa, che porterà nuovi posti di lavoro in aree carenti come quelle montane, favorendo l’economia e lo sviluppo locale.