Varato da un gruppo di esperti internazionali, presentato in Francia da Macron e sostenuto dall’ONU il Patto Mondiale per l’Ambiente adesso attende di diventare un Trattato vincolante a livello mondiale ma si è scontrato con l’opposizione di Russia e Stati Uniti
Prevenzione, precauzione e “chi inquina paga”. Sono i punti cardine del “Global Pact for the Environment”, il Patto Mondiale per l’Ambiente che dopo due anni dalla sua stesura, in un momento decisivo per il suo iter internazionale, trova in Italia un nuovo organismo di sostegno e diffusione. Nasce, infatti, stamane all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, sede del primo corso di Laurea italiano specificamente dedicato alla Green Economy, il Tavolo italiano di lavoro per il Patto Mondiale per l’Ambiente. Sono già cinque le Università italiane coinvolte nel progetto di lavoro (con il Suor Orsola ci sono l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” e le Università di Foggia, Torino e Roma Tre).
Per provare a stimolare un dibattito internazionale che trasformi finalmente il Patto in un insieme di norme cogenti il neonato Tavolo italiano di lavoro per il Patto Mondiale per l’Ambiente invita le istituzioni accademiche, scientifiche e culturali del Paese e la società civile tutta a sostenere in ogni forma possibile il progetto di lavoro. Un sostegno che ha già incassato l’adesione della Fondazione Giambattista Vico presieduta dal giurista Vincenzo Pepe, docente di Diritto dell’ambiente italiano e comparato all’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” ed autore del recente volume “Pensare il futuro. Dare vita a un nuovo modello di ambientalismo”.
Pieno appoggio al Tavolo italiano di lavoro per il Patto Mondiale per l’Ambiente anche da parte del Ministero dell’Ambiente che si è impegnato, attraverso l’intervento del suo Capo Gabinetto Pier Luigi Petrillo, ad ospitare una prossima riunione del Tavolo nella sede del Ministero per immaginare un rafforzamento dell’impegno italiano sui temi ambientali.
“Nella recente storia internazionale purtroppo abbiamo incassato troppe sconfitte sui temi del diritto ambientale – ha sottolineato Yann Aguila, segretario generale del Patto Mondiale per l’Ambiente – e allora adesso per vincere questa battaglia vitale per il futuro del Pianeta diventa di fondamentale importanza che ogni Nazione lavori al coinvolgimento dell’opinione pubblica e dei giovani delle Università così come oggi inizia a fare l’Italia con questa meritoria iniziativa accademica”.