Si è riunita il 29 aprile 2019 l’assemblea dei soci di Montagna 2000 Spa, che ha approvato all’unanimità dei presenti il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 e il piano industriale 2019-2025, data che coincide con la scadenza formale della concessione del Servizio Idrico Integrato.
Il 2018 si è concluso con risultati economici positivi e presenta un utile dopo le imposte di 66.966,00 euro, nonostante il prudenziale accantonamento integrale della somma di 631.578,00 euro relativa alla sentenza numero 88/2019 del 16 gennaio 2019 emessa dal Tribunale di Parma in favore del Comune di Berceto alla quale la società si è opposta nel metodo e nel merito.
Tra i principali investimenti realizzati nel 2018, decisamente strategico è quello relativo all’interconnessione tra il pozzo di Varano de Melegari ed il serbatoio principale del Comune di Pellegrino Parmense, particolarmente colpito dalla crisi idrica del 2017.
Tra le altre opere di rilievo realizzate si segnalano la centrale idroelettrica dedicata a Pier Luigi Ferrari sul tratto acquedottistico Nola-Frasso e la centrale a biomasse legnose di Valmozzola, realizzazioni eseguite in ottica di sviluppo delle energie rinnovabili di cui il territorio è ricco. Montagna 2000 Spa reputa necessario investire nella riduzione del consumo elettrico attraverso investimenti per l’efficientamento energetico dei propri sistemi e garantendo la maggiore copertura possibile dei consumi con energia rinnovabile autoprodotta anche per restituire, grazie all’inserimento nel piano degli investimenti, parte del beneficio all’utenza.
È proprio l’attenzione all’ambiente e al territorio in cui opera, in relazione all’impegno del contenimento dei costi per una razionalizzazione e ottimizzazione dei processi aziendali che hanno guidato la società negli ultimi quattro anni di gestione verso il risanamento ed il rilancio.
Questo risanamento ha permesso a Montagna 2000 di essere parte attiva nella crescita del territorio, sia dal punto di vista della creazione di nuove opportunità di lavoro per gli abitanti che da quello sociale, grazie alla fornitura alla comunità di sistemi di sicurezza come i defibrillatori semiautomatici (DAE) disponibili anche a bordo dei propri automezzi, senza dimenticare il sostegno a progetti formativi ed educativi nelle scuole.
Sono stati effettuati investimenti in salute e sicurezza dei lavoratori grazie allo stanziamento di fondi dedicati oltre gli obblighi di legge che hanno permesso di migliorare le condizioni di lavoro del personale dipendente.
La società ha ottenuto nel corso del mese di novembre 2018 la certificazione UNI EN ISO 9001:2015 con DNV-GL uno degli Enti di certificazione più accreditati a livello europeo e sta implementando un sistema integrato QSAE (qualità sicurezza, ambiente ed energia).
Ogni azienda deve avere chiara la propria missione e declinarla secondo piani strategici periodici; quella che Montagna 2000 Spa vuole proporre per il piano 2019-2025 è gestire le risorse naturali del territorio al minor costo ambientale, energetico e sociale possibile.
Lo scenario operativo 2019 – 2025 è quello che porterà la società al termine della concessione per il servizio idrico integrato prevista per il 30 giugno 2025; l’ambizione del piano industriale approvato dai soci è quello di presentare la società, alla scadenza della concessione, come una piccola ma efficiente multi-utility in grado di svolgere numerosi servizi per i Comuni soci e per gli abitanti del territorio.
Questa aspirazione è legata anche al consolidamento ed allo sviluppo di opportunità di lavoro in collina e montagna che possano evitare lo spopolamento delle aree in cui opera la società. Per quanto concerne le attività concessionate, stante la normativa attuale, è difficile pensare ad un allungamento della concessione nelle condizioni attuali ma possono esserci una serie di attività sinergiche alla stessa che consentano di presentare a scadenza una struttura efficiente che possa garantire continuità operativa.
I settori di sviluppo potenziale per cui la società candida le proprie competenze sono i servizi di custodia e gestione dei cimiteri, riqualificazione e gestione dell’illuminazione pubblica, facility management e gestione di edifici o di impianti pubblici. Un altro settore di sviluppo potrebbe essere legato alla realizzazione di un impianto per la cremazione degli animali d’affezione creando, nelle pertinenze della nuova sede o in altra porzione del territorio, un giardino di sepoltura che possa accogliere le ceneri dell’animale. Il servizio potrebbe diventare anche presidio sanitario importante per il trattamento delle carcasse anche di animali selvatici che vengono abbattuti o macellati sul territorio.
Lo sfruttamento energetico dei fanghi di depurazione, unitamente a quello delle biomasse legnose, è uno dei settori di attività più importanti in cui la società sta lavorando. La ricerca sulla proliferazione algale nei fanghi di depurazione avviata da diversi mesi in collaborazione con Emiliambiente, approda, con l’installazione di un bioreattore nel depuratore di Borgo Val di Taro, alla fase di validazione definitiva della tecnologia per comprenderne le potenzialità su scala industriale. Il progetto definitivo, se confermati i valori, prevede la realizzazione di una bioraffineria in grado di sviluppare la tecnologia e trarne olio combustibile per la generazione di energia.
Nel Piano vi è un cospicuo rafforzamento dei fondi ed accantonamenti per i rischi aziendali; e si segnala con orgoglio che la società ha chiesto ed ottenuto di NON applicare l’aumento già deliberato da ARERA pari al 5,5 % riducendo lo stesso all’1,2 % che è il minimo possibile per la legislazione e regolazione vigente; non di meno il piano industriale, per il periodo 2020-2023, è stato predisposto senza aumenti tariffari ma lavorando su efficienza della gestione.
A distanza di tre anni e mezzo da una situazione molto complessa un risultato decisamente importante di cui ringraziare tutto il personale, i soci ed i fornitori che hanno avuto la pazienza di accompagnarci in questo percorso.