Previste 10 nuove stazioni di ricarica ultraveloce in Italia e impianti di cogenerazione CHP
Stantec, società leader nella consulenza e progettazione ingegneristica e architettonica nei settori dell’energia, delle infrastrutture, dell’acqua e dei servizi ambientali, ha siglato un accordo con EEN, la società del gruppo E.ON, rispettivamente per la progettazione, direzione lavori e project management di tutti i cantieri in cui verranno installate delle colonnine di ricarica elettrica in tutta Italia e per la costruzione di impianti di cogenerazione.
Lo scopo del primo progetto, per il quale si prevede una durata di almeno 2 anni è quello di costruire in Italia inizialmente dieci aree pilota in cui collocare delle stazioni di ricarica ultraveloce, che daranno la possibilità agli utenti di caricare i veicoli elettrici a 150kW e più. In ogni area verranno costruiti dei parcheggi forniti di colonnine di ricarica; la progettazione dei moduli prevede la realizzazione di diverse tipologie, dalle classiche centraline con la semplice connessione per la ricarica, a più raffinate aree dotate di comfort per impegnare il tempo in attesa della ricarica. Stantec si occuperà della pianificazione, progettazione esecutiva, sicurezza in fase di costruzione e gestione delle procedure di appalto dei subappaltatori per tutta la durata del progetto.
Per quanto riguarda il progetto di installazione degli impianti di cogenerazione CHP (Combined Heat and Power), Stantec si occuperà del permitting (rapporto ambientale, valutazione di impatto acustico e studio di ricaduta al suolo delle emissioni) oltre che dell’ingegneria di base e della progettazione esecutiva. Ad oggi, Stantec ha realizzato il pre-screening di quattro siti e si sta occupando della progettazione dal permitting di un quinto sito.
I sistemi di cogenerazione garantiscono la produzione combinata di energia elettrica ed energia termica (calore e freddo) in un unico impianto. Questo comporta grandi vantaggi per i clienti finali, quali la riduzione dei costi dell’energia prodotta a fronte di una maggiore quantità disponibile, una sensibile riduzione dei costi di gestione e dell’impatto ambientale grazie al minore rilascio di emissioni e di calore residuo nell’aria.