L’incontro si è tenuto il 5 giugno, Giornata mondiale dell’ambiente, a conclusione del Festival dell’economia circolare che vede tra i partner Politecnico e Università di Torino, Youth Speak Forum di AIESEC, Envipark, Festival dello Sviluppo Sostenibile di ASVIS
“Misurarsi con l’economia circolare”: è il titolo ed è il filo conduttore della tappa conclusiva di Circonomìa 2019, quarta edizione del Festival nazionale dell’economia circolare, organizzato da Politecnico e Università degli Studi di Torino, insieme a “Youth Speak Forum” di Aiesec ed Environment Park, e inserito nel programma del Festival dello sviluppo sostenibile di Asvis. L’incontro si è tenuto il 5 giugno, proprio in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Ambiente al Politecnico di Torino con un incontro organizzato dal Green Team, il gruppo dedicato composto da professori, studenti, personale amministrativo e ricercatori che incoraggia l’Ateneo ad affrontare sfide ambientali e sociali.
L’incontro, diviso in due sessioni, ha affrontato argomenti e temi di discussione legati ai temi della sostenibilità ambientale. La prima parte al mattino si è tenuta al Politecnico: “Come si misura l’economia circolare? La misurazione della circolarità rappresenta un requisito essenziale per il conseguimento di azioni concrete e per il raggiungimento di risultati tangibili nella transizione verso un’economia circolare – ha spiegato Patrizia Lombardi, Prorettrice del Politecnico di Torino – La mattinata organizzata dal Green Team del Politecnico di Torino insieme a Circonomia, Legambiente, Joint Research Center, Scuola Sant’Anna, ENEA, IREN, ERICA, ed Environment Park vuole riflettere su questi aspetti, insieme a 240 studenti del Percorso Talenti del Politecnico di Torino che hanno indagato i diversi aspetti ambientali che caratterizzano il tema attraverso un approccio basato sul problem solving”.
La seconda parte invece, nell’aula magna del campus Luigi Einaudi dell’Università di Torino, con lo “Youth Speak Forum” di Aiesec ha affrontato la tematica “L’economia circolare come civismo”, presentando davanti a 300 studenti provenienti da tutta Italia esperienze e progetti concreti di cittadinanza attiva di utilità sia sociale che ambientale legati a quattro dei principali “obiettivi di sviluppo sostenibile” indicati dall’Onu (fame zero, qualità educativa, uguaglianza di genere, riduzione delle diseguaglianze) e che vedono coinvolti da Legambiente alla Croce Rossa, da Caritas a Save the Children, da Slow Food al Mercato Circolare. Sessione che è stata aperta dall’intervento di Egidio Dansero, professore di geografia politica ed economica all’Università di Torino: “Parlare di economia circolare significa affrontare, oltre agli aspetti più scontati di natura economica e ambientale, anche le tematiche legate all’inclusione sociale e alla creazione di valore condiviso da parte delle comunità territoriale – ha spiegato – Per questo motivo il Green Office dell’Università di Torino, con AISEC e il Festival Circonomia, ha organizzato al Campus Einaudi un confronto con 12 esperienze/progetti di economia circolare che lavoreranno insieme ad oltre 300 studenti per discutere e proporre nuove azioni in relazione agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite, in particolare i goal 2 (Fame Zero), 4 (Educazione di Qualità), 5 (Parità di Genere) e 10 (Riduzione delle Disuguaglianze)“.