Demolizione spettacolare, nella mattina del 7 luglio, per la torre piezometrica di quartiere Adriano, a Milano. Dismessa da anni, un tempo garantiva l’adeguata pressione idrica alle aziende della zona. La Dsg-Demolizioni speciali, che si è occupa dell’abbattimento, ha operato con esplosivo per ribaltamento del manufatto. Al suo posto sorgerà una piscina con area verde.
La torre, dalla caratteristica forma a fungo, svettava in via Gassman ed è stata per anni uno dei simboli della zona, ma nel Piano integrato d’intervento per il quartiere era previsto l’obbligo, per l’azienda Adriano 81 Spa, di liberare l’area. Una demolizione annunciata, anche in ragione del fatto che le ipotesi di un eventuale recupero per altri usi (negli anni si era parlato anche di un ristorante panoramico) sono troppo dispendiose e poco percorribili.
Il video di MilanoToday
A venir giù è stato un pezzo di archeologia industriale in cemento armato alto 54 metri, con un serbatoio dal diametro di 23 metri, costruito negli anni Sessanta, principalmente al servizio della ex Magneti-Marelli. Funzionava secondo il principio dei vasi comunicanti: il serbatoio pieno garantiva la pressione adeguata alla rete idrica locale.
Il manufatto è caduto alle 10.58, reciso alla base dalla carica esplosiva si è inclinato su un fianco per poi schiantarsi al suolo in una nuvola – relativamente contenuta – di polvere. La testa del fungo, ovvero il serbatoio, giace per metà ancora integra e sarà demolita a terra con un intervento dedicato. A questo proposito l’azienda demolitrice assicura che nella torre “non era presente amianto”.
La piscina, con ingresso da via Gassman, sarà costruita da un privato ma a gestione pubblica, mentre tutto intorno nasceranno uffici, negozi e condomini, alcuni dei quali di edilizia convenzionata.