Il sollevatore telescopico premiato per «la soluzione originale e funzionale inerente la sicurezza e il comfort». Tra i punti di forza l’esclusiva cabina sospesa CS.
Il sollevatore telescopico 30.7 Merlo è tra i vincitori del SaMoTer Innovation Award, il premio per l’innovazione promosso dal Salone Internazionale Macchine per Costruzioni che valorizza l’evoluzione tecnico-costruttiva dei mezzi meccanici da cantiere. Il 30.7 ha vinto nella categoria Sollevatori Telescopici Compact per “la soluzione originale e funzionale inerente la sicurezza e il comfort”.
Il sollevatore compatto 30.7 è nato con l’obiettivo dichiarato di voler innalzare gli standard di sicurezza della sua categoria e per tale motivo è stato dotato di alcuni sistemi che lo rendono unico.
Il controllo della sicurezza attiva ASCS (Adaptive Stability Control System) assicura una perfetta prevenzione dal rischio di ribaltamento della macchina nelle fasi di movimentazione di un carico.
Il sistema di riconoscimento attivo delle persone MAPS Merlo Active Personnel Safety, grazie alle telecamere con obiettivo grandangolare, fornisce all’operatore una visione delle aree laterali e posteriore con un riconoscimento della presenza di persone. Il 30.7 può essere equipaggiato con illuminazione LED a 360°, che consente una visibilità ottimale in ogni condizione di luce. Il 30.7 è inoltre dotato di serie di MerloMobility 1.1, sistema che monitora in tempo reale le funzioni della macchina, consentendo tra le altre cose di limitare o programmare le funzionalità del telescopico in base alle esigenze operative o di sicurezza.
Uno dei punti di forza del 30.7 è la possibilità di essere equipaggiato con l’esclusiva Cabina Sospesa (CS), brevettata Merlo, una soluzione tecnologica che massimizza il confort e assicura un nuovo standard di sicurezza. Il sistema a bassa frequenza permette infatti la drastica riduzione delle vibrazioni all’interno dell’abitacolo e agevola l’assorbimento delle sollecitazioni trasmesse nelle fasi di trasferimento e lavoro anche su terreni sconnessi. In questo modo aumenta la sicurezza dell’operatore e si riduce il rischio di infortuni o lo sviluppo di malattie professionali legate a tale problematica.
Una storia centenaria che guarda al futuro con fiducia
Il piano industriale sempre più green punta a superare i 10 mila sollevatori telescopici all’anno e a sviluppare nuove macchine caratterizzate da zero consumi di carburante, zero rumore e vibrazioni, zero emissioni
Il Gruppo Merlo è specializzato nella produzione di sollevatori a braccio telescopico sia fissi che a torretta rotante, di betoniere auto-caricanti, trattori forestali e mezzi cingolati. Come certificato da Unioncamere, l’inizio dell’attività imprenditoriale della famiglia Merlo risale al 1911: questa data la colloca nella ristretta cerchia delle aziende centenarie che hanno fatto la storia di Italia. Prima azienda in Europa a fabbricare industrialmente il sollevatore telescopico, Merlo ha mosso i primi passi nel settore delle costruzioni e dell’industria e successivamente i suoi mezzi hanno trovato applicazione anche nel comparto agricolo. Premiata nel mondo per i suoi numerosi brevetti, Merlo ha sede a San Defendente di Cervasca (Cuneo, Piemonte), dove lo stabilimento copre una superficie di circa 350.000 m². Oggi la presenza del Gruppo Merlo (che comprende 9 società interne specializzate) è garantita a livello mondiale da un’organizzazione diretta di sei filiali (in Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Polonia e Australia), da una rete distributiva di oltre 80 importatori e da 600 concessionari in grado di offrire una copertura capillare a livello di vendita, assistenza e ricambi.
Il piano industriale
A fine 2021 Merlo ha lanciato sul mercato l’e-WORKER, il primo sollevatore full-electric prodotto in azienda, destinato a ridurre a zero l’impatto ambientale e pensato per migliorare in modo significativo manovrabilità, comfort e campi di applicazione. L’e-WORKER è figlio del piano industriale di crescita aziendale del quadriennio 2018-2021, caratterizzato da una serie di investimenti chiave per la qualità e la produttività, che nel 2022 ha portato il numero di dipendenti complessivo a 1.626 (+32% in cinque anni) e a 8.400 il totale delle macchine vendute (l’80% delle quali all’estero).
Il piano industriale 2022-2025 prosegue oggi nel solco di ‘innovatori per tradizione’ che ha caratterizzato la storia aziendale ponendosi l’obiettivo di aumentare la capacità produttiva a 10 mila sollevatori telescopici all’anno (oltre a 25 mila accessori) e migliorando tutte le soluzioni a disposizione dei clienti, dal post-vendita alla telemetria avanzata e ai ricambi. Per raggiungere tali obiettivi Merlo ha previsto investimenti importanti per l’apertura di nuove linee produttive, tra cui quella dedicata all’e-WORKER. Gli investimenti riguarderanno sia il personale che nuove infrastrutture, il che getterà le basi per lo sviluppo, su base elettrica, di altre macchine della gamma Merlo con la filosofia comune di ottenere zero consumi di carburante, zero rumore e vibrazioni, zero emissioni. Previsto anche il completamento della transizione verso i motori Stage V per tutta la gamma prodotti (Telescopici, Cingo e TreEmme). Le aree di assemblaggio e creazione cabine verranno profondamente riviste, così come le linee di assemblaggio e di verniciatura. L’area di saldatura cabina sarà completamente automatizzata e, in tale contesto verso la fabbrica 4.0, profondi cambiamenti interesseranno anche la logistica, con anche appositi software di gestione integrati con i fornitori.
Nuovi prodotti e una fabbrica rivisitata nei processi produttivi e nella logistica stanno andando a braccetto con una produzione sempre più sostenibile, al centro dell’attenzione anche nel piano 2022-2025. Negli ultimi tre anni, sui tetti delle aziende del gruppo (Merlo Spa, Tecno e TreEmme) sono stati installati pannelli per 747 kW complessivi. Nelle nuove aree produttive è stata migliorata la coibentazione per minimizzare le perdite di energia. La riduzione dell’impatto ambientale di Merlo passa anche dall’introduzione di oltre 30 presse per compattare cartone/plastiche che, insieme alle politiche di recupero trucioli e lamiere metalliche, agevoleranno in misura importante il riciclo di tutti i materiali di scarto. Per ridurre gli sprechi di energia la domotica sta inoltre diventando di casa nei nuovi fabbricati Merlo, con l’obiettivo di ottimizzare i consumi di luce e riscaldamento. A completamento di questo processo, il Gruppo Merlo ha anche attuato un graduale revamping dei mezzi di produzione con soluzioni più efficienti sul piano energetico, dei consumi e dei tempi stessi di trasporto.