Alla prossima fiera SaMoTer, che si terrà a Verona, dal 16 al 20 maggio, Manitowoc esporrà alcune tra le sue più apprezzate ed importanti gru per il mercato italiano.
Tra tutte spicca la Grove GRT655L, lanciata con successo lo scorso aprile al Bauma ed in ottobre al GIS (Giornate Italiane del Sollevamento) di Piacenza, una tra le autogrù fuoristrada Grove prodotte nello stabilimento Manitowoc di Niella Tanaro, in provincia di Cuneo. La produzione di serie è operativa dal terzo trimestre del 2019 e le prime unità sono già state consegnate ad alcuni clienti italiani.
Compatta e di grande portata
La GRT655L è una macchina da 60t compatta, con una larghezza massima di 3mt e una lunghezza braccio di 43mt, il più lungo della sua categoria. Queste caratteristiche la rendono una scelta ideale per le società di noleggio, così come per aziende operanti nella manutenzione nel settore petrolifero. Il suo modello gemello, la GRT655, è una scelta ottimale soprattutto per le imprese di costruzione e gli appaltatori, mentre la GRT655L offre il vantaggio aggiuntivo della maggiore altezza in punta. La macchina è venduta con una garanzia standard di due anni.
“La GRT655L è stata ben accolta dal mercato”, afferma Federico Lovera, Product Manager per le autogrù fuoristrada di Manitowoc. “I clienti italiani hanno apprezzato particolarmente il fatto che la macchina è prodotta in uno stabilimento italiano con elevati standard di qualità, e che per questo può essere consegnata in tempi relativamente brevi e con costi di trasporto nettamente inferiori”.
Enrico Angiolini, Direttore Commerciale Sud Europa prosegue: “Manitowoc sostiene la qualità della nuova generazione di GRT e siamo fieri di essere in grado di offrire questi prodotti di qualità superiore ai clienti italiani”.
L’altra gru mobile esposta al SaMoTer sarà la RT550E, che è uno dei modelli più venduti in Italia. Molti clienti hanno acquistato questo modello in sostituzione di vecchie autogrù multistrada a due assi. Così come la GRT655L, la RT550E è apprezzata per la sua compattezza e per il lungo braccio (39m). Può essere facilmente trasportata da un cantiere all’altro, nel rispetto delle normative stradali italiane, ed ha una capacità di 45 t. Dal 2020, la RT550E è disponibile con motore Euromot 5, che offre una potenza maggiorata del 5% ed una coppia incrementata del 31%, con un peso ed un consumo di carburante inferiore.
Bassi costi operativi
Entrambe le GRT655L e RT550E offrono un costo di utilizzo estremamente basso. Il concetto di Eco-Mode riduce il consumo di carburante mentre altre funzioni, come gli stabilizzatori a stelo invertito ed i freni a disco ad azionamento idraulico, assicurano bassi costi di manutenzione. Entrambi i modelli sono disponibili anche con telematica compatibile con Industria 4.0. Questo sistema fornisce dati di funzionamento in tempo reale, come carico, raggio, messaggi vari, mettendo in comunicazione la macchina con gli uffici. Questa tecnologia è pienamente conforme alle attuali normative italiane e i clienti possono così beneficiare dell’agevolazione del credito d’imposta.
Grove e Potain insieme
Quest’anno Manitowoc sarà presente in fiera con una selezione di entrambi i marchi Grove e Potain. Le gru a torre Potain in mostra al SaMoTer 2020 includeranno la famosissima gru topless a rotazione alta MDT 219 e le gru automontanti Hup 32-27 e Igo 21, anche queste tra le più vendute in Italia.
La gru “city” Topless MDT 219 è la gru di generazione CCS (Manitowoc Crane Control System) all’avanguardia nell’industria del sollevamento. Con la tecnologia CCS, i clienti possono beneficiare dei più avanzati livelli di controllo della gru disponibili per l’operatore e la migliore performance di sollevamento. Con un braccio di 65m e un’altezza sottogancio di 70m, è uno dei modelli più performanti nella sua categoria, per ogni tipo di cantiere o progetto. Diffusa e molto apprezzata sia tra le società di noleggio che tra i clienti utilizzatori finali.
Accanto alla gru a rotazione alta, la Hup 32-27 rappresenta la nuova generazione di gru automontanti Potain che includono la più recente tecnologia in questa fascia di prodotti. Grazie alle loro prestazioni e capacità rivoluzionarie, entrambe le Hup 40-30 e Hup 32-27 hanno un’ottima reputazione sul mercato italiano. Le gru Hup offrono una grande versatilità grazie alle loro possibili e innumerevoli configurazioni di bracci. Hanno anche il processo di installazione semplificato grazie all’esclusivo software Smart Set-up e al progetto innovativo del sistema di apertura/chiusura della gru, nonché notevoli prestazioni in termini di produttività, grazie ai meccanismi di sollevamento HPL e al tiro in quarta permanente. Le Hup, lanciate nel 2016, sono ora uno standard di riferimento nel settore delle gru automontanti.
Dal momento che il mercato italiano utilizza anche molte gru automontanti di piccola taglia, la Hup 32-27 sarà affiancata nello stand Manitowoc da uno dei più piccoli modelli Igo, la Igo21. Anche questo modello è di produzione italiana ed è tra i più conosciuti. La Igo21 è un punto di riferimento negli ultimi 15 anni.
Stand F/50-53
In questa occasione, Manitowoc premierà gli appassionati di gru italiani che hanno vinto il concorso fotografico lanciato il 20 gennaio su Instagram. Dopo più di un mese di raccolta e selezione dei migliori scatti, Manitowoc chiuderà il concorso online il 29 febbraio e rivelerà i vincitori il 15 marzo e allo stand si potranno visualizzare le migliori foto di gru Grove e Potain.
Potete trovare i dettagli per partecipare al concorso accedendo al seguente link: https://www.instagram.com/p/B7bRVIKlI_b/?utm_source=ig_web_copy_link
Le foto partecipanti possono essere visualizzate usando gli hashtags #PotainConcorsoFotografico e #GroveConcorsoFotografico
“La fiera SaMoTer è ben posizionata sull’asse Italia, Germania ed Europa sud-orientale. Con le nostre attuali tendenze positive del mercato, ci aspettiamo di incontrare molti potenziali clienti a Verona, per entrambi i nostri marchi e linee di prodotto. Vogliamo cogliere l’occasione per esibire i nostri modelli più rappresentativi per le esigenze di costruzione ed industria” conclude Angiolini.