Le macchine da cantiere sono direttamente coinvolte nella produzione di CO2 e in attività edilizie che modificano, spesso in modo irreversibile, gli equilibri di interi ecosistemi e comunità. Che sia questa la motivazione principale per la quale alcune case costruttrici di primaria importanza sono molto attive sul fronte della sostenibilità ambientale e del sociale? A prescindere dalle motivazioni, l’impegno di aziende come Hitachi, Volvo e Doosan è ammirevole, oltre che foriero di buone speranze per il prossimo futuro.
Le aree in cui si concentra l’azione di queste aziende produttrici di mezzi da cantiere sono l’ambiente e la biodiversità, il cambiamento climatico e l’educazione dei più giovani, soprattutto se svantaggiati.
Hitachi, fra costruzione di macchine da cantiere e protezione dell’ambiente
Hitachi Construction Machinery è nata ufficialmente nel 1970 come spin off della giapponese Hitachi Ltd anche se in realtà la divisione è attiva da più di 60 anni, e in seno alla casa madre, ha contribuito alla costruzione del primo escavatore meccanico del Giappone. La società nipponica si è da sempre contraddistinta per una forte spinta all’innovazione e per una grande attenzione verso le tematiche ambientali: la realizzazione di una società sostenibile (con l’abbattimento degli sprechi), la conservazione della biodiversità e la lotta al cambiamento climatico sono tre obiettivi fortemente perseguiti dai costruttori di mezzi da cantiere giapponesi.
La tutela della biodiversità è uno dei cardini diHitachi Construction Machiery, impegnata attivamente nel programma della divisione nipponica dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura: la Dichiarazione di Nijyu-maru. Nella Dichiarazione sono elencati i 20 obiettivi di Aichi, ovvero dei target legati alla biodiversità che istituzioni e aziende si sono impegnati a perseguire entro determinate scadenze. Hitachi si cimenta in particolare nell’attuazione degli obiettivi legati alla sensibilizzazione della società verso il tema della biodiversità e dello sviluppo sostenibile. Per questo è nata la Hitachi Construction Machinery Eco-School, ovvero un programma di corsi di educazione ambientale volti ad ampliare la consapevolezza del le-game fra urbanizzazione e territorio. Le lezioni, diversificate per bambini, adulti dipendenti di Hitachi e famiglie, si sono tenute sia in Giappone che in Cina.
Il riciclaggio delle parti meccaniche usate e ricondizionate è attuato da HCM da oltre 10 anni. Esso consente non solo di non trasformare utili elementi in rifiuti, ma anche di fornire alla clientela pezzi di ricambio di ot-tima qualità a prezzi più contenuti. Anche i processi di produzione di Hitachi Construction Machinery prevedo-no protocolli per minimizzare lo spreco di risorse.
Al di là delle iniziative aziendali di Hitachi, è ormai una buona pratica diffusa nell’industria edile acquistare macchine da cantiere usate, reperibili in market online specializzati come Truck1.eu.
Volvo in prima linea per un’industria delle costruzioni più sostenibile
Volvo Construction Equipement, nata nel 1832 a Eskilstuna (Svezia) come semplice negozio, oggi è uno dei leader mondiali nella produzione di macchine da cantiere. Acquistando un escavatore, un dumper, o un altro mezzo da cantiere marcato Volvo, è bene sapere che si finanziano almeno in parte importanti iniziative contro il cambiamento climatico.
Volvo CE fa parte del programma Climate Savers promosso da WWF. Il programma, a cui l’azienda svedese aderisce dal 2012, è volto a promuovere la consapevolezza delle tematiche ambientali e lo sviluppo di nuove tecnologie più efficienti e sostenibili. Parte integrante dell’accordo stipulato con WWF è la promozione del Construction Climate Challenge, un programma per la riduzione dell’impatto ambientale dell’industria delle costruzioni. L’industria edile incide moltissimo sull’ambiente, producendo a livello globale oltre il 30% dei gas responsabili dell’effetto serra. Volvo Construction Equipement si impegna a creare una condivisione di best practice fra gli attori del settore edile, dagli accademici, alle istituzioni, alle imprese. Il gruppo fornisce inoltre ingenti fondi destinati alla ricerca di soluzioni innovative per rendere l’industria delle costruzioni più ecofriendly con particolare attenzione alla riduzione delle emissioni di CO2.
Doosan dona prototipi di escavatori alle scuole e aiuta i giovani a realizzarsi
La sud coreana Doosan è stata fondata nel 1896. Nel 1977 nasce la divisione dedicata alle macchine da cantiere, che produce un anno più tardi il suo primo modello di escavatore. Da allora Doosan non ha fatto che espandersi, aprendo filiali non solo in Asia, ma anche in Europa, Oceania e America del Nord. Grazie all’apertura di nuovi stabilimenti e all’acquisizione di altre società del settore, Doosan è uno dei maggiori produttori mondiali di macchine da cantiere. Uno dei più notevoli traguardi della compagnia coreana si registra nel 2011, anno in cui Doosan ha prodotto più di 100.000 escavatori nella sola Repubblica Popolare Cinese.
Degno di nota è anche l’impegno sociale di Doosan, concentrato in particolare nel campo dell’educazione giovanile. Dal 2001 Doosan ha contribuito alla costruzione di 36 Hope Elementary School, degli istituti pronti ad accogliere i bambini delle aree più povere della Cina. L’enorme successo del programma ha portato Doosan a istituire un campo estivo dedicato agli alunni delle Hope Elementary School. Da oltre 10 anni, ogni estate gli studenti hanno l’opportunità di viaggiare in diverse aree della Cina per apprezzarne la varietà culturale e per svolgere attività educative e ricreative.
I bambini ospiti di comunità oppure ospedalizzati a lungo termine sono beneficiari delle Junior Engineering Class. Si tratta di corsi altamente pratici e divertenti tenuti da figure senior del comparto ingegneristico di Doosan, con l’ausilio di appositi kit e materiali da assemblare.
Per avvicinare i giovani all’ingegneria e per aiutare i talenti ad emergere, Doosan dona alle strutture scolastiche prototipi di escavatori e di motori, in modo che possano essere osservati e studiati dagli alunni.
Doosan favorisce anche la professionalizzazione dei giovani svantaggiati provenienti da strutture come le case famiglia. L’azienda supporta questi ragazzi nel conseguimento delle licenze necessarie per lavorare come operatori meccanici per le macchine da costruzione, come escavatori e carrelli elevatori. Al termine del percorso, i giovani possono trovare così più agevolmente un impiego che li renda autosufficienti e, come segno di apprezzamento per il loro impegno ottengono un premio in denaro da Doosan.