Ben 326 sono i progetti arrivati sul tavolo della giuria di qualità del concorso internazionale Legnodingegno, promosso da Rilegno per diffondere l’utilizzo di legno e sughero riciclato o recuperato nell’arredo, coniugando il design con la sostenibilità e la tutela dell’ambiente. In palio diecimila euro e un trampolino di lancio verso incarichi legati alle nuove frontiere del design pubblico e privato.
Gemini, un originale ed elegante portabottiglie ricavato dalle doghe in legno di rovere francese delle barrique, le piccole botti in cui invecchiano i vini più pregiati. E’ questo il progetto vincitore del Concorso Legnodingegno promosso da Rilegno con lo scopo di valorizzare e promuovere l’utilizzo di legno e sughero riciclato o recuperato, nel design e nell’arredo. A presentarlo è stato Mattia Talarico, giovane designer venticinquenne di San Giovanni in Persiceto (BO) che si aggiudica il primo premio da 10mila Euro e anche il riconoscimento della Giuria ‘Green’ e uno stage presso l’azienda Riva 1920.
Al secondo posto la proposta ideata da Alberto Maria Spingor, giovane architetto di Torino: lo Smart Pod è un elemento, realizzato con materiale ligneo di scarto, da porre all’ingresso della casa in cui raccogliere i cellulari quando si entra in uno spazio di convivialità in cui sarebbero di disturbo e che allo stesso tempo ricarica i telefoni attraverso un alimentatore a induzione universale.
Sul podio anche la lampada-proiettore in sughero e legno WU-DI, presentata da Luca Gennari, studente ventiduenne di Brescia, e Henry una sobria parete attrezzata in legno a vista dalla quale si ricavano facilmente due comodi posti per conversare, bere o mangiare insieme, pensata da Luca Zenorini di Laives (BZ), anche lui studente di 24 anni.
Originalità del progetto, riproducibilità su scala industriale, compatibilità ambientale per caratteristiche e processi di lavorazione, fattibilità economica e tecnologica del progetto stesso, sono i criteri utilizzati dalle giurie per la scelta dei vincitori.
“Ricre-azioni di legno e convivialità” era il tema dell’edizione 2016, che invita progettisti, eco-designer e appassionati over 18 a presentare oggetti o componenti d’arredo di uso comune dal design accattivante e funzionale, partendo da pallet usati, cassette della frutta e imballaggi industriali. A giudicare gli elaborati una giuria d’eccezione, con Livia Pomodoro presidente entrante dell’Accademia Milanese di Brera, Antonio Romano, firma leader nel design nazionale, il presidente di Rilegno Nicola Semeraro e ad altri autorevoli esponenti del modo dell’arte e della sostenibilità: originalità, riproducibilità su scala industriale e compatibilità ambientale, i criteri premianti utilizzati dalla giuria.
«Con circa un milione e 750 mila tonnellate di legno avviato al riciclo ogni anno in Italia – spiega Nicola Semeraro, presidente del Consorzio – Rilegno contribuisce a dare mille vite al legno e gli restituisce valore nel processo di economia circolare. Abbiamo scelto di organizzare questo concorso per esaltare l’infinito uso del legno in tutte le sue forme, valorizzandolo quando ha già compiuto una prima vita come imballaggio. Il riuso, quello creativo, restituisce oggetti intelligenti, addirittura geniali come quelli che negli anni sono stati presentati a Legnodingegno. Noi riteniamo che questi oggetti possano rappresentare una grande opportunità per arricchire un’economia fondata sul riuso e sul riciclo della materia legno».
Rilegno, consorzio nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno in Italia, è nato a seguito del decreto legislativo 22/97 ed opera all’interno del sistema Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) con il compito di organizzare e garantire il riciclo dei rifiuti di imballaggio di legno (pallet, cassette per l’ortofrutta, casse, gabbie, bobine per cavi) e di altri rifiuti legnosi (porte, infissi, mobili) provenienti dal circuito cittadino. Quest’anno, grazie al lavoro di Rilegno, sono state recuperate e destinate al riciclo oltre 1 milione 747 mila tonnellate di imballaggi di legno, ovvero il 63,8% dell’immesso al consumo, pari a oltre 2 milioni 738 mila tonnellate.
Il concorso, ideato nel 2006 anticipando con idee e contenuti una tendenza ‘eco’ che negli anni si è manifestata e diffusa a macchia d’olio, ha immediatamente richiamato grande partecipazione, facendo registrare alla prima uscita ufficiale oltre mille iscrizioni da tutto il mondo. Fra gli oggetti premiati nelle scorse edizioni: Panca Irma, una seduta multifunzionale pensata per l’arredo urbano, ideata dall’architetto sardo Jari Franceschetto; lo scaffale multiuso Rokket dell’architetto friulano Alessandro Iurman; Basket Case, un cestino per la carta che con un semplice gesto può diventare un canestro, ideato e realizzato dal designer Giacomo Moor.