A Dallas una demolizione è riuscita per metà, lasciando in piedi una torre pendente. Dov’è la notizia? Non ci sarebbe, se non che la torre, rimasta miracolosamente in piedi dopo un tentativo di demolizione, assomigli in modo straordinario alla nostra torre pendente di Pisa.
Inizialmente gli ingegneri a capo del progetto prevedevano di demolire l’edificio di 11 piani con esplosivo; la parte centrale del palazzo, tuttavia, dopo il primo tentativo dell’11 febbraio, era rimasta in piedi e “pendente”, diventando involontariamente un’attrazione turistica e trend a livello social.
Da sito di demolizione ad attrazione turistica
A questo link è possibile vedere la galleria Instagram di fotografie di persone che ispirandosi proprio ai turisti del famoso monumento italiano, hanno riprodotto le pose e i gesti che danno l’illusione ottica di provare a trattenere la torre dal crollo. La stampa statunitense ha ripreso lo strano episodio a livello nazionale, tra cui anche New York Times e CNN.
Il divertimento, ad ogni modo, è durato poco per far posto alla prosecuzione dei lavori. A inizio marzo la ditta di demolizioni ha dato il saluto definitivo alla struttura, assieme al piccolo seguito mediatico della vicenda, abbattendo completamente ciò che ne rimaneva. Per farlo hanno utilizzato una palla da demolizione e una gru trasportata apposta per l’occasione sul sito di scavo; una rete televisiva locale ha trasmesso in streaming l’evento.
I simboli architettonici dell’Italia sono a dir poco unici e spesso rimandano a forme geometriche tese a rappresentare la perfezione come il Pantheon, il duomo di Milano o piazza del Campo di Siena. Ma a volte è proprio il difetto, non voluto dall’artista e subentrato in tempi successivi, a dare celebrità all’opera.
Ne sono un esempio i mosaici curvi modellati dalle maree della Basilica di san Marco di Venezia, oppure la proprio la celeberrima torre pendente, il campanile che fa parte del complesso della cattedrale di Santa Maria Assunta di Pisa.