L’attuale scenario globale, caratterizzato da un’economia che vede nella crescente domanda di beni e bisogni un fattore trainante, impone una seria riflessione sul modo in cui produciamo, consumiamo e smaltiamo i prodotti. Con il progressivo esaurimento delle risorse naturali, accompagnato da un aumento dei rifiuti che, in alcuni casi, hanno già prodotto un significativo impatto ambientale, l’attenzione all’eliminazione degli sprechi e le pratiche di riuso hanno assunto negli anni un’importanza sempre maggiore. Tant’è che oggi l’economia circolare viene identificata quale pilastro fondamentale dal quale non è possibile prescindere per costruire una vera sostenibilità a lungo termine.
La circolarità di un prodotto inizia dalla progettazione
Per economia circolare si intende un nuovo modo di concepire il ciclo di vita dei prodotti, che si distingue dal tradizionale modello lineare “produci, usa, getta” che ha caratterizzato il sistema economico globale per decenni. L’economia circolare si fonda sul recupero dei materiali, sul riutilizzo degli stessi e sulla riduzione delle risorse che, di norma, caratterizzano e impattano sul ciclo di vita di un prodotto. Questo approccio, oltre a mitigare l’impatto ambientale, offre una serie di opportunità economiche e, come vedremo, promuove anche l’innovazione.
Un aspetto cruciale dell’economia circolare è il concetto di design eco-compatibile. A questo proposito, è interessante notare come la sostenibilità di un prodotto abbia inizio già nelle fasi di ideazione e progettazione, dove vengono definite le sue specifiche in termini operativi, di produzione e di smaltimento a fine vita. Le aziende oggi stanno ponendo una grande attenzione a questi aspetti, rivedendo le loro strategie operative e, anzi, promuovendo servizi di revisione, riparazione e aggiornamento dei prodotti per estenderne la durata in ottica sostenibile.
Dai nuovi modelli comportamentali, nuovi modelli di business
L’allungamento della vita utile di un prodotto, insieme al suo riuso, diretto o indiretto, rappresentano un’importante tappa nel percorso che porta all’economia circolare. Recuperare le varie parti di un prodotto giunto a fine vita, anziché smaltirle indiscriminatamente, è una pratica che oggi sta diventando fondamentale non solo in termini di sostenibilità, ma anche di nuovi servizi e modelli di business. L’adozione da parte delle aziende di politiche di riparazione, riuso o, comunque, di qualsiasi altra prassi di sostenibilità che possa allungare il ciclo di vita di un bene incoraggiano infatti l’instaurarsi di economie collaborative, nonché lo sviluppo di nuovi servizi a valore aggiunto.
La politica delle “3R” adottata da Danfoss
In Danfoss, l’approccio Rethink-Reduce-Recirculate è il faro che guida le politiche di innovazione e sviluppo dei nuovi prodotti in ottica di circolarità. Da questi tre principi base nel 2022 è nato il Danfoss Circularity Framework, un programma il cui obiettivo è quello di giungere a calcolare in modo certo e misurabile la circolarità dei nuovi prodotti, identificando le opportunità di miglioramento e così determinando se un prodotto sia davvero in linea con gli obiettivi prefissati rispetto ad altre possibili alternative.
Per Danfoss, “Rethink” implica il cambiamento nella modalità con cui un prodotto può essere progettato, costruito e consegnato, con particolare attenzione al suo decommissioning. Con “Reduce” si mira a contenere quanto più possibile il consumo di materiali e di energia, in termini di materie prime, operations e imballaggi. A questo proposito Danfoss ha aderito al progetto Circular Industrial Plastic project, il cui scopo è quello di valutare le diverse tecniche di recupero e riciclo dei materiali plastici a fini di circolarità. L’approccio “Recirculate” rappresenta l’impegno nel cercare di mantenere in uso prodotti e materiali il più a lungo possibile prima del raggiungimento del loro fine vita. Si tratta di una buona prassi che per Danfoss comporta il riutilizzo, e quindi la rimessa in circolo, di parti e componenti che possono essere rigenerati, riconvertiti o aggiornati, per contribuire così a ridurre l’impatto ambientale e il consumo delle risorse.
L’obiettivo dell’approccio Rethink-Reduce-Recirculate è quello di assicurare che entro il 2030 oltre l’80% dei nuovi prodotti che Danfoss svilupperà possano essere oggettivamente migliorativi in tema di circolarità e, quindi, sostenibilità ambientale.
Il servizio DrivePro® Preventive Maintenance
Tra le azioni che possono contribuire a ridurre l’impatto ambientale vi sono quelle mirate a mantenere in uso prodotti e materiali il più a lungo possibile, con una attività specifica di manutenzione, riparazione e perfino di riconversione.
Con l’esclusivo pacchetto di servizi DrivePro® Life Cycle, che spazia dalla gestione dei ricambi ottimizzati alle soluzioni di manutenzione predittiva, Danfoss offre ai suoi clienti una serie di opportunità che consentono di ottenere il massimo dalla loro base installata di inverter: tutto ciò minimizzando gli sprechi, economici e ambientali, e allungando il ciclo di vita dei drive in condizioni di massima efficienza possibile.
Con il servizio DrivePro® Preventive Maintenance, Danfoss Drives intende aiutare le aziende a mantenere i loro sistemi di azionamento in condizioni ottimali mediante la programmazione e l’esecuzione di interventi di manutenzione preventiva. Questo servizio mira a ridurre al minimo i guasti e, quindi, a massimizzare l’affidabilità e la vita utile degli azionamenti.
DrivePro® Preventive Maintenance comporta l’intervento specializzato degli esperti di Danfoss Drives per eseguire un’analisi dettagliata dello stato degli azionamenti. L’analisi può evidenziare in maniera precoce la comparsa di problemi, così come dare utili indicazioni sulle aree operative che richiedono manutenzione. Sulla base dell’analisi dello stato, viene elaborato un piano di manutenzione personalizzato, che può includere azioni come la sostituzione preventiva di componenti soggetti a usura, la verifica e la regolazione dei parametri di funzionamento e altre attività mirate.
Ciò contribuisce a evitare fermi impianto imprevisti e a mantenere gli azionamenti sempre in piena efficienza, allungandone la vita utile. Attraverso la manutenzione regolare e la consulenza offerta dagli esperti di Danfoss Drives è dunque possibile ottimizzare le prestazioni degli azionamenti, il che contribuisce anche a migliorare l’efficienza, con un sensibile impatto sulla bolletta energetica e sull’ambiente in termini di mancate emissioni di CO2.
Poiché gli interventi di manutenzione preventiva possono essere opportunamente pianificati anche in funzione delle necessità operative del cliente, l’impatto sulle operations risulta minimo.
Per approfondimenti sul servizio DrivePro® Preventive Maintenance: https://www.danfoss.com/it-it/products/dds/drivepro-life-cycle_services/drivepro-life-cycle-services-portfolio/drivepro-preventive-maintenance/
Il servizio DrivePro® Spare Parts
Anche il servizio DrivePro® Spare Parts è stato progettato in ottica di sostenibilità e allungamento del tempo di vita utile dei drive, in quanto mira a garantire ai clienti un accesso rapido e affidabile alle parti di ricambio degli azionamenti che, in caso di necessità, evitano la sostituzione del drive, rimettendolo in condizione di essere nuovamente operativo.
L’assistenza ricambistica fornita mediante il servizio DrivePro® Spare Parts include svariati componenti, come schede elettroniche, moduli di potenza, schede di controllo, connettori e altri ricambi originali specifici per gli azionamenti Danfoss.
Disponibile in tre diverse opzioni, il servizio DrivePro® Spare Parts offre numerosi vantaggi, tra cui la rapidità dell’intervento tecnico nell’individuare in modo mirato la sostituzione da effettuare e l’accesso immediato alle parti di ricambio, che consentono di ridurre i tempi di fermo macchina. Per approfondimenti sul servizio DrivePro® Spare Parts https://www.danfoss.com/it-it/products/dds/drivepro-life-cycle_services/drivepro-life-cycle-services-portfolio/drivepro-spare-parts/.