L’annuncio del ministro dell’energia e dell’ambiente Yeo Bee Yin durante una visita a Port Kland, principale scalo portuale malese, per ispezionare alcuni container contrassegnati con i nomi dei paesi di provenienza tra cui Stati Uniti, Regno Unito e Cina
Entro la fine dell’anno, tremila tonnellate di rifiuti importati illegalmente in Malesia saranno trasportati verso i loro Paesi di origine, tra cui Stati Uniti, Regno Unito e Cina. Lo ha riferito alla stampa il ministro dell’energia e dell’ambiente Yeo Bee Yin durante una visita a Port Kland per ispezionare 10 container contrassegnati con i nomi delle nazioni di provenienza. Il ministro ha sottolineato come la Malesia non abbia intenzione di fare da discarica per i paesi sviluppati, e considera traditori i responsabili di queste attività illegali che hanno contribuito alla distruzione dell’ecosistema del paese. “Abbiamo scoperto un traffico illecito di rifiuti verso la Malesia – ha detto il ministro Yeo Bee Yin – Ci dicono che sono riciclabili ma come si può vedere non è così, perché la maggior parte di questi scarti non può essere riciclata. I rifiuti che sono entrati nel paese senza il permesso del governo saranno rispediti al mittente”.
Una vicenda simile nelle Filippine
Quella dei rifiuti malesi è solo l’ultima di alcune iniziative simili prese da altri Paesi del sud asiatico, diventati i primi destinatari dei rifiuti occidentali dopo che la Cina ha smesso di accettarli per preoccupazioni di carattere ambientale. La settimana scorsa, le Filippine hanno raggiunto un accordo per il trasporto verso il Canada di 69 container contenenti 1.500 tonnellate di immondizia, precedentemente sversata in modo illegale da imprese canadesi. Il 20 maggio, la presidenza filippina aveva ordinato ai rappresentanti del governo di evitare i viaggi in Canada, come sanzione per il mancato rispetto di un accordo precedente con il governo di Ottawa sul rientro dei rifiuti. Questi dovrebbero finalmente lasciare il porto filippino di Subic entro la fine del mese.