Fiusis, cliente di Turboden, si è classificato al primo posto presso il Comitato Economico e Sociale Europeo, per la categoria “Bio-based value chain”, come “miglior modello innovativo di sviluppo economico e sociale nei territori europei “, grazie alla valorizzazione dei residui di olivi per la produzione di elettricità e di pellet ecologico
Siamo orgogliosi che il nostro cliente Fiusis S.r.l. abbia vinto il premio della Commissione Europea “bio-based value chain” nell’ambito del progetto Rubizmo, che vedeva ai nastri di partenza oltre cento aziende selezionate da tutta Europa.
Grande merito va al fondatore di Fiusis, Marcello Piccinni, che ha sempre creduto in questo progetto: “Siamo arrivati fino in fondo con cinque aziende di altri Stati Europei tra cui Svezia, Danimarca, Francia e Germania; quando la Responsabile del Progetto ha proclamato il vincitore, facendo il nome di FIUSIS, non nascondo che la gioia è stata immensa. Quando ho fondato Fiusis 10 anni fa, mi sono ispirato proprio a quei modelli di Sviluppo Sostenibile del Centro Nord Europa ed essere riuscito a migliorarli nel nostro Salento e farli apprezzare in Europa, è motivo di grande vanto e orgoglio.”
La storia dell’azienda Fiusis, con sede a Calimera nel Salento, è un modello di riferimento per l’economia circolare per molte aree rurali. L’azienda ha realizzato un eccellente impianto di cogenerazione (1 Megawatt elettrico) che produce calore pulito ed elettricità da un unico tipo di residuo agricolo: il cippato vergine raccolto nelle campagne salentine come scarto della potatura dell’olivo. Il calore generato viene poi utilizzato per produrre bio-pellet.
Lo scarto derivante dalla potatura dell’olivo, in quella zona, viene solitamente bruciato per essere eliminato, provocando fumi inquinanti e rischiando così l’insorgenza di incendi. Invece, Fiusis li raccoglie gratuitamente dagli agricoltori, considerati partner chiave del progetto.
Questo modello di economia circolare – che trasforma i rifiuti agricoli in una fonte di energia – ha creato nuove opportunità di lavoro qualificato e operai in un’area con alcuni dei più alti tassi di disoccupazione in Europa.
L’azienda applica il principio della circolarità in modo intelligente e con una filiera estremamente corta, trasformando i rifiuti disponibili in un raggio di 20 km in una preziosa fonte di energia che sostiene l’intero comune di Calimera (LE).
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https://rubizmo.eu/news/view/a6e02690-6bac-4f1d-9381-4e74d445f63b