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Collaborazione di Korec con il progetto europeo H2020 FiberEUse

Nell’ambito del progetto europeo H2020 FiberEUse (2017-2021), la Korec Srl di Bientina (PI) ha ricevuto incarico da Rivierasca S.p.A., di testare i materiali compositi, oggetto di ricerca del progetto, con il proprio processo di riciclo messo a punto e brevettato a livello mondiale.

Korec è l’azienda italiana che ha messo a punto un processo termochimico innovativo brevettato a livello mondiale, in grado di recuperare dalla vetroresina a fine vita non solo la fibra di vetro, ma anche la parte organica, che può essere reimmessa nella stessa filiera produttiva di partenza, per produrre poi nuovi oggetti in vetroresina.

Il progetto FiberEUse mira al recupero ed al riutilizzo in applicazioni industriali di materiali compositi e vede coinvolte 12 imprese, 2 associazioni industriali, 3 Università e 3 Centri di ricerca tra Italia, Austria, Francia, Finlandia, Germania, Regno Unito e Spagna.

Il coordinatore del progetto è Marcello Colledani del Dipartimento di Meccanica, con la collaborazione di Stefano Turri del Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta”, entrambi del Politecnico di Milano.

La società Korec, grazie all’utilizzo del proprio impianto pilota sito in Livorno, sta testando svariati materiali compositi forniti dai partner industriali di FiberEUse, costituiti da polimeri rinforzati con fibre di vetro e/o con fibre di carbonio (GFRP e CFRP), utilizzando la propria invenzione sviluppata e brevettata.

Detti materiali compositi sono sempre più impiegati in molti settori produttivi come trasporti, edilizia, ed energia, grazie alla loro leggerezza e alla maggiore resistenza alla corrosione rispetto ai materiali metallici. Purtroppo, l’utilizzo della discarica per i loro “fine vita” è ancora la pratica più diffusa a causa del mancato valore aggiunto che se ne può ottenere dai sistemi di riciclo tradizionali che non rende economicamente sostenibile il processo di riutilizzo e/o il remanufacturing.

Il processo Korec ha i requisiti per poter traguardare questo obiettivo, migliorando la redditività del processo di riciclo, in linea con gli scopi dell’ambizioso progetto europeo, grazie alla capacità di recuperare dai compositi, non solo la parte inorganica (fibra di vetro o di carbonio); ma anche quella organica, con la generazione di prodotti ad alto valore aggiunto che possono renderlo profittevole e sostenibile su scala industriale.

“Il riciclo dei materiali compositi – spiega l’amministratore della Korec, dott.ssa Laura Saviano – è una sfida tutt’altro che semplice. Occorre considerare che i manufatti compositi a fine vita si presentano come un mix di materiali di non facile smaltimento. Al momento, con il processo Korec abbiamo già testato diverse tipologie di compositi, inclusi pannelli sandwich contenenti, in aggiunta alle pelli di vetroresina, materiali d’anima in diversi polimeri espansi. Siamo soddisfatti di questa nascente collaborazione, che può dare un impulso positivo ad un settore così importante, per un’economia circolare che sia il più efficiente possibile”.