Nonostante alcune previsioni e analisi troppo frettolose, il motore a combustione interna gode di ottima salute ed è perfettamente in grado di coniugare prestazioni e ridotto impatto ambientale, non solo oggi ma per molti anni ancora. Questo il tema al centro di Kohler Innovation Party 2018, il ciclo di conferenze organizzato dall’azienda che della ricerca e sviluppo del potenziale insito nel motore diesel ha fatto il proprio cavallo di battaglia.
“Da decenni il motore diesel è il partner privilegiato di una vasta serie di applicazioni, dall’automotive puro a quelle industriali, dalle macchine operatrici alla generazione di energia, e in questi ultimi anni le evoluzioni tecnologiche di cui è stato oggetto ne hanno ridotto sostanzialmente l’impronta ecologica, abbattendone radicalmente le emissioni inquinanti. Esistono quindi tutti gli elementi per ritenere che questi propulsori manterranno tale ruolo per molti anni ancora“. Questa, in sintesi, la posizione emersa nel corso della affollata presentazione del Dott. Peter Kelly Senecal ospitata lo scorso 22 marzo nell’ambito di Kohler Innovation Party 2018 presso la sede di Reggio Emilia. L’ospite di casa, l’Ing. Vincenzo Perrone Presidente di Kohler Diesel Engines, ha aperto l’evento sottolineando con forza la strategia aziendale, anticipando nei concetti chiave l’esposizione dell’ing. Kelly Senecal, fra i massimi esperti internazionali in materia di motori a combustione interna e fondatore di Convergent Science.
In una fase sicuramente di grande fermento tecnologico, ma in cui si sta decretando troppo frettolosamente – e non di rado con argomenti discutibili – l’ormai prossima obsolescenza dei motori a combustione interna, Kohler ha così voluto ribadire con forza le proprie convinzioni circa il futuro della tecnologia diesel e il suo tuttora grande potenziale di sviluppo, in armonia con le normative in materia di emissioni e le istanze di salvaguardia ambientale. “Kohler è capofila nello sviluppo di motori diesel di nuova generazione, grazie ai suoi costanti sforzi verso la progettazione di propulsori più puliti, più efficienti, più economici nei consumi – ha affermato l’ing. Vincenzo Perrone -, sforzi che si sono concretizzati nello sviluppo della gamma di motori KDI, fondata su cardini tecnologici ben precisi: combustione ottimizzata, elevate densità di coppia e di potenza, rendimenti più elevati e un sostanziale abbattimento delle emissioni inquinanti“.
Linee di sviluppo, queste, emerse a più riprese anche durante il seminario del Dott. Senecal, che ha innanzitutto sottolineato come ad oggi la via più rapida per ridurre nell’immediato l’impronta ambientale delle attività umane negli ambiti di riferimento dell’industria motoristica consista nell’ottimizzazione dei motori a combustione interna. “Propulsione elettrica, ibrida o a celle di combustibile rappresentano senza dubbio percorsi tecnologici da esplorare nel prossimo futuro“, ha in particolare sottolineato Senecal, “ma ciò non deve far dimenticare che ogni tecnologia comporta in qualche misura un impatto sull’ambiente, né tanto meno deve portare a demonizzare il tradizionale motore termico, che al contrario è quello che dati alla mano ha manifestato in questi ultimi anni i più sensibili miglioramenti sotto il profilo ecologico“.
Soprattutto in quest’ultimo anno, al contrario, si è estesamente diffusa la convinzione di una ormai prossima, e decisamente prematura, dipartita dei motori a combustione interna, quando al contrario: “tutti gli studi più accreditati stimano non solo che nel 2040 il 90% del trasporto su gomma dipenderà ancora dai combustibili fossili“, ha ricordato Senecal, “ma anche che applicazioni come quelle agricole, edili e di trasporto su lunga distanza continueranno ad utilizzare gli attuali motori termici; continuare ad investire nel loro sviluppo è di conseguenza una priorità assoluta“.
Al di là della naturale esigenza di orientare la ricerca in più direzioni, quindi, non solo i motori a combustione interna sono destinati ad occupare il centro della scena per molti anni ancora, ma anzi rappresentano oggi secondo Senecal una punta di diamante tecnologica. La cui evoluzione è tuttora in pieno svolgimento lungo alcune direttrici di sviluppo ben definite: esteso utilizzo delle tecnologie di modellazione e simulazione in fase di progetto, ottimizzazione dei processi di combustione, evoluzione dei sistemi e delle geometrie di iniezione, per un percorso orientato in direzione di motori più puliti ed efficienti.
Quello emerso dall’edizione di quest’anno di Kohler Innovation Party è: “Un percorso sposato con convinzione da Kohler – sottolinea Nino De Giglio Senior Manager Brand & Communication Engines EMEA -, che ha posto queste tematiche al centro dello sviluppo della gamma di motori KDI, oggi punto di riferimento in termini di densità di potenza, efficienza dei processi di combustione, consumi contenuti e una strategia di contenimento delle emissioni efficace ma al tempo stesso facile da gestire sia in termini tecnici che manutentivi“.
Il diesel ha ancora un futuro, quindi? Certamente, ma solo se declinato come fa Kohler in motori dalla bassa impronta ambientale, capaci di soddisfare le necessità di ogni tipologia di applicazione, e soprattutto perfettamente in grado di affrontare le sfide del futuro.