L’Italia si conferma un’eccellenza nella raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio con un tasso di avvio al riciclo pari all’82,2% dell’immesso al consumo, superiore all’obiettivo dell’80% fissato per il 2030 dalla Direttiva Europea sull’Economia Circolare.
Nel 2019 sono state riciclate 399.006 tonnellate (+3,1% rispetto all’anno precedente) di barattoli e scatolette, bombolette spray, tappi corona e capsule, latte, fusti, fustini in acciaio, pari al peso di circa 167 Atomium, il celebre monumento di Bruxelles. Un traguardo importante raggiunto grazie all’impegno di tutta la filiera, a partire dai cittadini che ogni giorno differenziano correttamente gli imballaggi in acciaio, un metallo che viene riciclato all’infinito senza perdere le proprie intrinseche qualità.
I dati, comunicati nel corso dell’assemblea annuale da RICREA, il Consorzio Nazionale senza scopo di lucro per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Acciaio, mostrano un aumento del 4,7% di imballaggi raccolti rispetto al 2018, per un totale di 480.921 tonnellate. In forte crescita anche la quota pro-capite di imballaggi in acciaio raccolti in un anno, che segna un +18% rispetto al 2018 con una media di 3,79 kg per abitante.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti – commenta Domenico Rinaldini, Presidente RICREA – che confermano la validità degli sforzi compiuti in questi anni per promuovere e agevolare la raccolta dei nostri imballaggi in acciaio”.
Nel dicembre 2019 è stato rinnovato l’Accordo Quadro ANCI-CONAI, lo strumento attraverso il quale il sistema consortile garantisce ai Comuni italiani la copertura dei maggiori oneri sostenuti per svolgere la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggi. A seguito del rinnovo dell’accordo, è stato approvato poi il nuovo Allegato Tecnico per gli imballaggi in acciaio, entrato in vigore dal 1° giugno e relativo al quinquennio 2020-2024.
“In un momento delicato come quello che stiamo vivendo – prosegue Rinaldini – aver siglato il nuovo Allegato Tecnico con ANCI è per noi un successo e un risultato importante da cui ripartire. Con le nuove regole, una particolare attenzione viene rivolta al tema della qualità, premiando le fasce migliori con aumenti dei corrispettivi perché solo con una raccolta attenta e una buona selezione degli imballaggi c’è un riciclo di qualità. Un altro importante fattore su cui investiremo nei prossimi anni riguarda l’accentuazione del carattere di sussidiarietà del sistema consortile, attraverso la possibilità del convenzionamento parziale da parte dei soggetti aderenti all’accordo, pur mantenendo la verifica del percorso di riciclo anche sulle quantità gestite in maniera autonoma”.
Le 399.006 tonnellate di imballaggi in acciaio avviate al riciclo nel 2019 hanno consentito di risparmiare 1,4 TWh di energia primaria e 268.000 tonnellate di materia prima, evitando 415.000 tonnellate di CO2 equivalente. Il valore economico della materia recuperata in un anno è di 39 milioni di euro.