Il momento dell’addio definitivo alle strutture fatiscenti davanti alla stazione di Alessandria è arrivato. Martedì pomeriggio sono infatti iniziate le operazioni di abbattimento di una delle costruzioni ormai abbandonate da anni. Una ruspa ha demolito una parte del muro dell’ex Piccadilly per permettere agli operai di svuotare le cantine, operazione propedeutica all’abbattimento completo dell’edificio che però potrà avvenire solo dopo che l’Asl avrà approvato il piano per la rimozione dell’amianto presente nel complesso.
L’Asl avrà 30 giorni di tempo per rispondere dopo di che scatterà il silenzio assenso e quindi, da quella data, o dal momento della comunicazione di approvazione del piano, si potrà procedere con l’abbattimento. Le operazioni di abbattimento, una volta ottenuto il benestare dall’azienda sanitaria, dovrebbero essere completate in un mese. Nella peggiore delle ipotesi dunque i lavori, affidati alla Testa Carlo Escavazioni, termineranno al massimo a metà marzo.
Diversa la sorte invece degli altri due edifici dei giardini. L’ex Cangiassi sarà oggetto di un nuovo bando di gara pubblica con un ribasso del 20%. Sull’ex Zerbino invece sono ancora in pista alcune soluzioni tra cui l’ipotesi di un parcheggio per bici insieme alla possibilità di collocare in quegli spazi gli uffici di Amag Mobilità.