Ad Olbia, nella principale arteria di collegamento della città, realizzati oltre 8.000 mq di strada con l’impiego di asfalto modificato con polverino di gomma riciclata dai Pneumatici Fuori Uso (PFU): un asfalto dalla durata maggiore, più resistente a fessurazioni e buche e silenzioso
Ad oggi in Italia già oltre 500 km/corsia di strade realizzate con asfalti modificati con l’aggiunta di polverino di gomma riciclata
Finalmente un’altra buona notizia che dimostra ancora una volta quanto sia importante la raccolta e il recupero dei Pneumatici Fuori Uso (PFU) per lo sviluppo sostenibile del Paese e per la tutela dell’ambiente. Come già accaduto in numerose città italiane, infatti, anche ad Olbia l’Amministrazione Comunale ha scelto di affidarsi agli innovativi asfalti “modificati” con aggiunta di polverino di gomma riciclata da PFU per il rifacimento di via Roma, una delle arterie principali e più trafficate della città.
Una scelta responsabile e vantaggiosa viste le eccezionali proprietà di questa tecnologia: maggiore resistenza all’usura e alla formazione di crepe e buche, durata fino a 3 volte quella degli asfalti convenzionali, con un conseguente contenimento dei costi di manutenzione, e una riduzione del rumore generato dal passaggio dei veicoli fino a 7 dB.
Un intervento che il Comune di Olbia ha portato a termine grazie al supporto e l’impegno di Ecopneus, società senza scopo di lucro che gestisce raccolta, trasporto e trattamento di circa 200.000 tonnellate di PFU ogni anno. L’intervento ha riguardato un tratto lungo circa 1 km per una superfice totale di 8.000 mq impiegando asfalti fonoassorbenti modificati con l’aggiunta di circa 8 tonnellate di polverino di gomma riciclata dai PFU; un quantitativo equivalente al peso di circa 1.000 Pneumatici Fuori Uso, fornito dalla Ecoservice di Sant’Antonio di Gallura (SS) azienda partner di Ecopneus per la raccolta e il riciclo dei PFU.
“L’intervento di Olbia è la concreta testimonianza dell’importanza del corretto recupero e riciclo dei Pneumatici Fuori Uso – ha dichiarato il Direttore Generale di Ecopneus Giovanni Corbetta. “Lo sanno bene anche i cittadini olbiesi che per anni hanno dovuto convivere con due depositi in aree industriali dismesse dove erano abbandonate complessivamente oltre 1.700 tonnellate di PFU e che sono state svuotate grazie a due nostri interventi, nel 2012 e nel 2018. Oggi, parte di quei PFU sono diventati una risorsa per la collettività sotto forma di un asfalto innovativo, sostenibile e dalle eccezionali performance”.
L’impiego del polverino di gomma riciclata permette, infatti, di realizzare asfalti dalle prestazioni ottimali e l’interesse verso questa applicazione è in costante crescita, tanto che oggi in Italia contiamo oltre 500 km di strade realizzate con questa valida tecnologia. Presentano caratteristiche e prestazioni durevoli nel tempo, hanno maggior resistenza rispetto ad un asfalto tradizionale e grazie alle specifiche tessiture ottimizzate contribuiscono a ridurre fino a 7dB l’inquinamento acustico dovuto al passaggio dei veicoli. Garantiscono inoltre maggiore sicurezza grazie alla minor presenza di danneggiamenti superficiali del manto e di buche e al migliore drenaggio dell’acqua, che consente anche un aumento dell’aderenza e il miglioramento della visibilità.
Grazie all’impiego di asfalti modificati con polverino di gomma riciclata è quindi possibile investire al meglio le risorse per le infrastrutture stradali, riducendo i disagi per gli utenti ed anche l’impatto ambientale dell’attività di costruzione e manutenzione delle strade, contribuendo alla creazione di una società fondata sul riciclo che possa accelerare il percorso del Paese verso l’economia circolare.