E’ partita in questi giorni nei territori di Bologna, Cesena, Ferrara, Forlì, Modena, Ravenna e Rimini la nuova campagna del Gruppo Hera dedicata all’organico con lo scopo non solo di aumentare sempre più i livelli della raccolta differenziata di questa frazione, ma soprattutto di elevarne la qualità. Dopo le campagne su vetro e plastica, Hera si dedica ora agli scarti alimentari, per comunicare che differenziare le varie tipologie di rifiuti è semplice e contribuisce ad accrescere il valore dell’impegno di tutti i cittadini.
Differenziare infatti è importante, ma non sufficiente. È differenziare correttamente ciò che rende questa azione particolarmente virtuosa, garantendo una raccolta di qualità. Ecco spiegato il significato delle campagne di sensibilizzazione lanciate dal Gruppo Hera, con l’obiettivo fondamentale di mostrare che non solo è possibile valorizzare i nostri rifiuti, ma anche trasformarli in risorse preziose.
Organico: una frazione dalle tante potenzialità
A fare da protagonista questa volta è l’organico, che rappresenta circa il 20% dei rifiuti che produciamo ogni giorno e che, se ben differenziato, può acquisire un grande valore. Dalla sua differenziazione è infatti possibile creare del prezioso compost naturale, ma non solo. Trattandosi di materia organica, infatti, il suo ciclo può avere anche altre destinazioni: non tutti sanno, infatti, che le possibilità di riuso degli scarti alimentari sono numerose, per arrivare fino alla produzione di biometano, un combustibile sostenibile e rinnovabile al 100%. Un modo per “chiudere il cerchio”, partendo dalle famiglie e ritornando ai cittadini, al territorio e alla natura, in linea con i principi dell’economia circolare.
Poche e semplici regole per differenziare correttamente l’organico
Sono poche e semplici, ma indispensabili, le regole per produrre una raccolta differenziata di qualità e trasformare il rifiuto in una risorsa riutilizzabile: è necessario gettare l’organico solo nei sacchetti in compost o in carta e sempre libero da involucri e imballaggi, facendo attenzione a pulirlo anche da minime impurità di plastica che gli fossero rimaste attaccate. Come mostra l’immagine della nuova campagna di Hera, che rappresenta una buccia di mela pronta per essere conferita, libera da pellicole o corpi estranei. La buccia, inoltre, raffigura il simbolo dell’infinito, che esprime la circolarità dell’economia in cui i nostri scarti, se correttamente differenziati, possono inserirsi. Per massimizzare la visibilità della campagna, Hera la veicola attraverso i canali digitali più diffusi, dalle principali testate on-line ai social network come Facebook e Instagram, mezzi con un target potenzialmente illimitato che si sposano così perfettamente con le tante possibilità che possono derivare dalla corretta raccolta del rifiuto organico.
E per togliersi ogni dubbio, come ricorda la campagna stessa, c’è sempre il Rifiutologo, l’apposita app pensata da Hera che associa ad ogni materiale la corrispondente modalità di conferimento.
Oltre il 91% dell’organico differenziato viene recuperato da Hera
Per tracciare la filiera del riciclo e rendere trasparente il processo che si attiva grazie allo sforzo dei cittadini nel fare la raccolta differenziata c’è “Sulle tracce dei rifiuti”, il report con cui il Gruppo Hera illustra i dati sull’effettivo avvio a recupero dei rifiuti raccolti in modo differenziato e sull’intera filiera a valle, una componente essenziale della green economy. Per quanto riguarda l’organico, ad esempio, ogni anno Hera recupera oltre il 91% del materiale differenziato.
Tutti i dati, anche sugli altri materiali, sono disponibili on line nella sezione interattiva e navigabile all’indirizzo www.gruppohera.it/sulletraccedeirifiuti.
“Dopo le campagne su vetro e plastica – dichiara Roberto Barilli, Direttore Generale Operations del Gruppo Hera – abbiamo deciso di non fermarci, ma anzi di proseguire il lavoro per accrescere la qualità della raccolta differenziata. La nuova campagna ha infatti questo obiettivo, perché è proprio dalla corretta differenziata dell’organico che possiamo ottenere i risultati più importanti, con oltre 197.000 tonnellate raccolte nel 2016, di cui oltre il 91% avviate al recupero. Come azienda – prosegue Barilli – siamo orgogliosi di essere in prima linea nella promozione della raccolta differenziata, non solo a livello di quantità, ma anche di qualità”.