La Commissione europea ha formalmente confermato il rinnovo dell’autorizzazione per cinque anni del glifosato, la controversa sostanza erbicida considerata secondo alcuni studi e dallo Iarc dannosa per la salute umana. Entro la primavera 2018 verranno proposte le modifiche per aumentare la trasparenza della procedura di autorizzazione Ue dei pesticidi. Lo ha deciso il collegio dei commissari che si è riunito oggi a Strasburgo, dopo il voto favorevole della maggioranza dei Paesi lo scorso 27 novembre. A esprimere parere negativo erano stati Italia, Francia, Belgio, Grecia, Ungheria, Cipro, Malta, Lussemburgo e Lettonia.
Nella comunicazione, in cui la Commissione “ha tenuto conto” dell’iniziativa dei cittadini (Ice), l’esecutivo ha fornito una spiegazione dettagliata delle norme europee sui pesticidi annunciando l’intenzione di proporre norme atte a migliorare l’accesso pubblico ai dati grezzi degli studi scientifici presentati dall’industria.
Nel documento si riafferma il principio che l’onere finanziario della prova sulla sicurezza dei prodotti spetta a chi fa domanda per commercializzarli in Europa, in questo caso l’industria dei pesticidi. Tuttavia, la Commissione si è impegnata a esaminare nei prossimi mesi la possibilità di prevedere il finanziamento di studi ad hoc da parte delle agenzie europee in caso di seri dubbi sulle sostanze ampiamente utilizzate. In tali casi, potrebbe essere previsto anche un coinvolgimento delle autorità nazionali pubbliche e un auditing rafforzato degli stessi studi.
La Commissione europea intende “rafforzare il finanziamento dell’Agenzia per la sicurezza alimentare e rafforzare l’audit nei laboratori in cui sono condotti studi”, ha dichiarato il commissario Ue alla salute Vytenis Andriukaitis a proposito delle nuove regole sulla procedura di autorizzazione dei pesticidi in arrivo. “Dobbiamo dare la possibilità all’Efsa di condurre studi in casi specifici e se necessario, ma oggi – ha spiegato Andriukaitis – l’Efsa ha un budget molto limitato di soli 80 milioni di euro l’anno rispetto per esempio ai 5 miliardi di dollari della Food and Drug Administration americana”. Prima di proporre modifiche concrete alla legislazione, ha precisato il commissario, “la Commissione aprirà una consultazione pubblica per discutere le migliori opzioni possibili”.