Begato ha cambiato volto: abbattuti gli ultimi edifici delle Dighe, con tanto di cerimonia simbolica alla presenza delle autorità, ora il quartiere guarda ala riqualificazione. Una demolizione da record, che si è conclusa con due mesi di anticipo sul programma preventivato. Autori dell’impresa gli operai dell’Ati costituita da Patriarca Group e Fratelli Caschetto, che si è aggiudicata la gara a marzo di quest’anno e ha visto la consegna ufficiale dei cantieri a maggio.
Atteso da anni, previsto per settembre, messo a rischio dal lockdown, anticipato ai primi agosto, lo smantellamento del mega complesso di edilizia popolare anni ‘70-‘80 del quartiere Begato di Genova è stato un lavoro di squadra, come sottolineato dall’assessore all’Urbanistica di Regione Liguria Marco Scajola: “Un intervento straordinario che riempie d’orgoglio Genova e la Liguria, adesso abbiamo i finanziamenti necessari per far rinascere questo quartiere. Dopo aver demolito 175 mila metri cubi di case e ricollocato le 776 persone che hanno lasciato la propria casa., sarà tempo di costruire 107 nuovi alloggi, di cui 60 saranno nelle 3 palazzine che verranno edificate con 20 alloggi ciascuno, più 47 che verranno recuperati dalla diga bianca”.
La prima picconata alle Dighe è del 19 aprile 2021: la p gruiù grande d’Italia, arrivata appositamente per la demolizione inizia a ‘mordere’ la porzione alta della diga bianca. A inizio luglio erano già stati demoliti i 55mila metri cubi di cemento armato con i lavori che, in anticipo sui tempi, si sono spostati sulla diga rossa a partire dal 2 luglio. Qui altri 115 mila metri cubi sono stati cancellati con le ditte incaricate che sono dovute salire fino a 60 metri di altezza per abbattere la parte più alta dell’ecomostro.
La riqualificazione che segue ora è destinata a ridisegnare l’intera area del quartiere Diamante e prevede il recupero di 47 alloggi della diga bianca, sia dal punto di vista strutturale che energetico, e la realizzazione di nuovi edifici ‘green’ a sei piani e nuovi luoghi di aggregazione sociale con spazi dedicati a uffici, sport e aree verdi..
Il progetto di rigenerazione urbana è stato apprezzato e premiato anche dal ministero per l’Innovazione e le mobilità sostenibili (Mims) che, dopo la presentazione da parte di Regione Liguria del piano di riqualificazione, ha destinato 15 milioni di euro per Begato. Attenzione al progetto è arrivata anche a livello internazionale con 30 studenti del master avanzato in Urbanistica dell’Istituto di Studi politici di Parigi (Science Po) arrivati appositamente per studiare i lavori della Diga.