Un accordo di collaborazione triennale su temi di ricerca e sviluppo attinenti al mondo dell’Energia. È quello firmato dal ’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi e il Rettore dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Francesco Ubertini, alla presenza del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, in occasione del G7 ambiente di Bologna.
Da anni, l’Università di Bologna ed Eni sviluppano insieme sinergie nei settori della ricerca e della formazione. Questo rapporto di lunga cooperazione è ora suggellato con la firma di un accordo quadro della durata di 3 anni che prevede un impegno di 5 milioni di euro.
La collaborazione si focalizzerà sulle aree di eccellenza dell’Università che possono sostenere lo sviluppo tecnologico di Eni: Sicurezza, Transizione Energetica, Energie Rinnovabili, Supporto all’Eccellenza Operativa e Sistemi Industriali.
L’accordo, spiega il rettore Ubertini, “delinea una collaborazione strategica che guarda ai prossimi tre anni” e “mira a sviluppare sinergie con enti ed imprese nazionali ed internazionali per potenziare le iniziative di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico nel contesto nazionale ed internazionale”.
L’ad di Eni, Claudio Descalzi, dopo aver ricordato che la collaborazione con l’Universita di Bologna dura da più di 40 anni, spiega che questo accordo quadro “ha dei capitoli molto più mirati su ambiente, rinnovabili e chimica verde che sono temi che stiamo sviluppando con una rete universitaria estremamente importante“.
L’ accordo, dunque, aggiunge Descalzi, “permetterà a Eni di avere accesso ad uno straordinario bacino di competenze in un territorio per noi molto importante, nonché di indirizzare la collaborazione verso lo sviluppo di tecnologie a supporto della transizione energetica, della protezione ambientale e del riutilizzo dei nostri siti industriali”. Anche perché, conclude “tutto ciò che è futuro si costruisce con le nuove tecnologie“.
“Questo accordo – spiega il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – è straordinariamente importante perché rappresenta un esempio reale di quella saldatura tra l’impegno delle aziende e delle università che abbiamo promosso con il nostro G7: l’impresa proiettata al futuro ha bisogno dell’eccellenza nel campo della scienza e della ricerca per uno sviluppo tecnologico sostenibile. Per me è un particolare orgoglio sapere che una grande realtà come Eni – conclude Galletti – abbia scelto di collaborare in questo senso con l’Università della mia città, la più antica del mondo occidentale”.
L’accordo amplia e mette a sistema una collaborazione pluriennale tra Ateneo e Eni su temi di ricerca e sviluppo attinenti il mondo dell’Energia.
Nel corso degli anni, Eni ha consolidato i rapporti di collaborazione con docenti e ricercatori di vari Dipartimenti dell’Alma Mater che hanno contribuito alla realizzazione di ricerche, studi e percorsi formativi in campi quali: sicurezza e sostenibilità ambientale, tecnologie sostenibili, fonti di energia alternative oltre al monitoraggio del sistema costiero regionale.