A margine della lezione conclusiva del 1° Corso Regionale Autoriparatori Gommisti, un momento di confronto a Jesi sulle esigenze di un comparto in continua evoluzione, sull’importanza del corretto recupero dei Pneumatici Fuori Uso e sulle sinergie possibili dalla collaborazione tra Istituzioni, Confartigianato ed Ecopneus per la tutela delle imprese del territorio, della collettività e dell’ambiente. Nel 2018 nelle Marche Ecopneus ha raccolto e gestito 8.068 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso, una mole equivalente al peso di circa 900.000 pneumatici da autovettura
Si è tenuta ieri pomeriggio a Jesi la lezione conclusiva del 1° Corso Regionale Autoriparatori Gommisti di Confartigianato Autoriparazione, cui hanno partecipato 14 Imprenditori del Settore Auto già Meccatronici (nove) e Carrozzieri (cinque), che stanno completando il percorso formativo per la qualifica di gommista.
Tra gli ambiti di maggior interesse per gli operatori del settore autoriparazione, uno è sicuramente la gestione dei Pneumatici Fuori Uso, attraverso la quale viene garantito il corretto riciclo di ogni pneumatico venduto legalmente nel mercato del ricambio, si evitano pericolosi abbandoni nell’ambiente e si recupera e ricicla la preziosa gomma di cui è fatto il pneumatico per applicazioni nello sport, nelle infrastrutture, nell’arredo urbano, come energia per cementifici e in molti altri ambiti di utilizzo.
Per questo motivo, a margine della lezione conclusiva del corso, si è tenuto un momento di confronto tra l’Assessore Regionale alle Attività Produttive Manuela Bora, Gianluca Guidi, Presidente di Confartigianato Autoriparatori Ancora – Pesaro e Urbino, Giovanni Corbetta Direttore Generale di Ecopneus, la società senza scopo di lucro che gestisce raccolta e recupero dei Pneumatici Fuori Uso in Italia e Luca Bocchino, Responsabile Sviluppo Economico, Territori, Categorie e Movimenti Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro Urbino.
“Come Istituzione, siamo orgogliosi di essere stata una delle prime Regioni tramite la DGR 1770 del 27/12/18 ad aver dato avvio ai percorsi formativi per gommisti grazie anche al ruolo di capofila nella Conferenza Stato Regioni per le attività produttive”, ha dichiarato Manuela Bora, Assessore Regionale alle Attività Produttive. “Norma a cui le Associazioni come Confartigianato, hanno dato un contributo importante e fattivo”.
“Dopo l’importante ciclo di formazione della Meccatronica con oltre 200 Meccatronici formati, Confartigianato Autoriparazione da inizio alla seconda fase di trasformazione del Comparto auto con l’implementazione del ruolo di Gommisti su circa 300 imprese del territorio. Sarà un percorso intenso ma che innalzerà notevolmente la qualità dei servizi verso la clientela, la professionalità nell’erogare un servizio sempre più efficiente e non ultimo, aderendo ai principi di Economia Circolare, in cui gli Autoriparatori diventano sentinelle del rispetto ambientale con un corretto recupero dei PFU”, ha aggiunto Luca Bocchino, Responsabile Sviluppo Economico, Territori, Categorie e Movimenti Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro Urbino.
“Dedichiamo molta attenzione al tema della formazione, per costruire un rapporto di reciproca collaborazione tra i soggetti coinvolti a vario titolo nella gestione dei Pneumatici Fuori Uso che garantisca la tutela dell’ambiente, dando al contempo un servizio efficiente ed efficace alle aziende del settore” ha dichiarato Giovanni Corbetta, di Ecopneus. “Nelle Marche, solo nel 2018, abbiamo gestito oltre 8.000 tonnellate di PFU grazie ad un servizio di raccolta gratuita presso tutti gli operatori registrati nella Regione, così come avviene in tutto il resto d’Italia”.
Anche nel 2019 prosegue in linea la raccolta dei PFU nelle Marche con circa 4.000 tonnellate gestite: 1.231 tonnellate raccolte nella Provincia di Ancona, 434 in quella di Ascoli Piceno, 498 nel Fermano, 766 nella Provincia di Macerata e 1.032 in quella di Pesaro e Urbino.
Nella Marche sono presenti circa 2.500 autoriparatori con un indotto di circa 5.000 persone che vivono ed operano nel settore. L’autoriparazione rappresenta uno dei settori a più altro tasso di innovazione in quanto segue il progresso dell’automotive obbligando in automatico la categoria a evolversi attraverso corsi di formazione continua e di adattamento al cambiamento del mercato e della domanda. Il corso appena conclusosi, fortemente voluto da Confartigianato, rappresenta la fase finale di un lungo percorso iniziato nel 2016, quando Confartigianato Autoriparazione scorse l’esigenza del Mercato di fornire agli Autoriparatori già dotati delle sezioni di Meccatronica e Carrozzeria, anche la sezione della Gomma, andando a completare il quadro delle sezioni che compongono le abilitazioni previste per svolgere il mestiere di Autoriparatore.