Avviate le operazioni di sgombero nel terreno dove, dal 9 settembre, fuoriescono fumi dal sottosuolo. Seguiranno le bonifiche. Foffo (CdQ): “Ci aspettiamo interventi celeri: le scuole sono a 200 metri”
Gli insediamenti sorti tra via Castel di Leva e la via Laurentina, una manciata di chilometri a sud del Raccordo Anulare, sono stati rimossi. È la prima importante iniziativa messa in campo dall’amministazione. Arriva un paio di settimane dopo le segnalazioni raccolte da Romatoday sulla terra dei fuochi di Fonte Laurentina.
Le aree da bonificare
In quel triangolo di verde, un tempo disseminato di pascoli, cave e casali, vanno eseguite varie bonifiche. Una riguarda l’area privata su cui, la Polizia Locale, ha avviato le operazioni di sgombero. Ma ci sono anche altri siti, nella zona, che destano preoccupazione. Uno di questi, lo scorso luglio, è stato posto sotto sequestro. Ed è quello che desta maggiore apprensione perchè si sospetta vi sia stato sepolto un residuo derivante dalla macerazione dei veicoli, il fluff. Dunque un materiale infiammabile, a pochi metri dalle scuole del quartiere.
Le discariche sotterrate
Le segnalazioni dei residenti, raccolte dai media, sono arrivate anche all’orecchio delle istituzioni. Prima la Sindaca Raggi e poi l’ex vicepremier Salvini, si sono recati sul posto. La prima cittadina ha ascoltato chi, da tempo, sta cercando di sollevare il problema. “Abbiamo preparato una relazione di 80 pagine con una mappa dettagliata di 16 discariche abusive” ha fatto notare Maurizio Romano, presidente dell’associazione I Casali della Memoria che domenica 13 ottobre, con la Proloco, ha organizzato “un trekking agro urbano di monitoraggio e bonifica”.
Il fluff ed il rimpallo di competenze
Alla Sindaca, il presidente del Municipio IX Dario D’innocenti, ha ricordato che si sta lavorando per definire qual è l’istituzione che deve procedere alla bonifica dell’area sequestrata. Era di Roma Metropolitane ma, dall’ex Provincia, dovrebbe essere stata ceduta a Roma Capitale nel 2018. “Noi aspettiamo che vengano eseguite al più presto le bonifiche delle due discariche abusive presenti nella zona” ha intanto dichiarato Domenico Foffo, presidente del Comitato di Quartere. Bisogna infatti procedere nell’area privata in cui è, il 7 ottobre, è stato avviato lo sgombero che in quella pubblica, disseminata di fluff. “Ci aspettiamo interventi di bonifica celeri da eseguire nel rispetto di tutte le prescrizioni a tutela della salute pubblica anche perché – ha sottolineato il presidente del Comitato di Quartiere – a circa 200 metri ci sono le nostre scuole“.
A difesa del territorio
In attesa che le istituzioni ed il privato disinneschino, nelle rispettive aree, la terra dei fuochi romana, i cittadini hanno deciso di fare la propria parte. “Domenica 13 abbiamo organizzato una passeggiata” ha annunciato Maurizio Romano. Si svilupperà lungo un antico sentiero adiacente all’area andata a fuoco la scosa estate. “Passeremo tra i casali della Tenuta di Tor Pagnotta, una chiesa diruta del 1200, una torre mediovale, un antico mulino ed una cava – ha spiegato il cittadino. Con l’occasione, l’associazione I Casali della Memoria e la Pro Loco pianteranno anche 50 alberelli. Un modo per sensibilizzare cittadini ed istituzioni a difendere un territorio da chi, impunemente, lo sta trasformando nella nuova “terra dei fuochi”.