Un contributo di quasi mezzo milione di euro dai fondi del PNRR, per la bonifica del sito inquinato ex Italdry alla Bossola. È quanto il Governo assegna al Comune di Carmagnola (TO) in virtù del fatto che la bonifica dei sito è stata inserita nell’elenco dei cosiddetti ‘siti orfani’, per i quali risulta assente chi dovrebbe realizzare l’intervento, in questo caso la ditta, che nel frattempo è fallita.
I fondi per recuperare l’area dell’ex Italdry di via Caramagna 6/8, in frazione Bossola, ammontano a 487 mila euro. Il sito risulta inquinato dal 2014 e il progetto di bonifica è stato presentato in primavera al Ministero della Transizione Ecologica.
Due le tipologie di interventi previsti: indagini integrative per la caratterizzazione del sito inquinato con analisi del rischio sanitario-ambientale, per 279 mila euro, e realizzazione di una rete di monitoraggio delle acque inquinate a valle di frazione Bossola, per altri 208 mila euro. Il completamento della bonifica è previsto entro il 2023.
In base alle regole generali del Piano Recovery Plan i lavori dovranno partire entro il 2022, altrimenti il contributo sarà annullato. “Non ci dovrebbe essere problema in tal senso – assicura il sindaco di Carmagnola Ivana Gaveglio – Abbiamo già messo a bilancio 65 mila euro delle casse comunali, per partire comunque, in tempi rapidi, per i primi interventi“.
Già in passato -dal 2015 al 2017- il Comune di Carmagnola aveva chiesto supporto economico per la procedura di bonifica, troppo onerosa per il bilancio cittadino, ma aveva finora ottenuto sempre esito negativo.
Le sostanze inquinanti presenti sull’area, intanto, hanno raggiunto la falda acquifera sottostante e da anni viene rinnovato il divieto di utilizzo delle acque dei pozzi, valido in tutta la parte ovest di Carmagnola, a partire da San Bernardo e aree limitrofe (la contaminazione non riguarda invece in alcun modo l’acqua potabile fornita dall’acquedotto pubblico, che risulta completamente sicura).