«Siamo ancora in una fase preparatoria – ha detto Brescia – perché si stanno ancora allestendo le strutture all’interno delle quali avverrà lo smontaggio di quelle con amianto, ma per quello che abbiamo visto possiamo stare tranquilli. Abbiamo chiesto di fare questo sopralluogo per rispondere alle tante domande dei cittadini del quartiere e per assicurarci che gli interventi a venire, che saranno quelli più delicati, avvengano in condizioni di assoluta sicurezza. Faremo un altro sopralluogo quando verrà abbattuta la prima struttura». Brescia assicura, inoltre, che «i tempi dei lavori sembrano rispettati». L’area interamente bonificata sarà infatti restituita alla città nel novembre 2018 ma «adesso – ha detto – si inizi a ragionare sul progetto parco a a reperire i fondi necessari alla sua realizzazione».
L’ex fabbrica della morte barese continua, però, a mietere vittime. È di alcune settimane fa, riferisce il presidente del Comitato, il decesso di una signora 57enne residente a pochi isolati dalla Fibronit. «Il nostro obiettivo come Comitato – ha detto ancora Brescia – è continuare a sensibilizzare sulle questioni ambientali legate all’amianto, anche se la fabbrica non esiste più, ed è per questo che abbiamo bandito un concorso nelle scuole dal titolo Storie di lavoro e di morte – dialoghi d’amianto». Il concorso si concluderà il prossimo 4 maggio con la premiazione di cinque elaborati. I lavori realizzati dagli studenti, prevalentemente multimediali, raccolgono ricerche scientifiche sul tema, immagini e testimonianze.