Gli interventi fanno capo alla società Stigliano Sviluppo. In elaborazione il progetto per dare una seconda vita al sito
Un primo intervento nell’ex centrale di Tor del Sale. Dopo i test condotti da Enel per la fase delle bonifiche la Stigliano Sviluppo S.r.l. l’8 marzo ha ottenuto dal Comune di Piombino l’autorizzazione paesaggistica per alcune opere di scavo e interramento di linee aeree di cavi elettrici che preludono al progetto di bonifica e demolizione dell’impianto. Quanto autorizzato è soprattutto il segnale che il percorso per dare un futuro diverso a quei 140 ettari al confine con il parco costiero della Sterpaia sta procedendo.
Le attività di bonifica, in capo a Enel, e quelle di demolizione effettuate da Stigliano Sviluppo S.r.l., verranno organizzate in modo da garantire per quanto possibile i cantieri in parallelo, riducendo così i tempi necessari per la rinascita del sito. La stima è che saranno necessari due anni. Del resto i progettisti la definiscono sul piano ingegneristico la fase più complessa dell’operazione. Per esempio, le due ciminiere richiedono l’intervento di aziende specializzate in abbattimenti controllati. Concluse queste due fasi si potrà mettere la prima pietra di quello che nelle forme e destinazioni urbanistiche segnerà il nuovo corso di quello spicchio di costa.
Enel ha firmato il preliminare per la cessione dell’area con Stigliano Sviluppo. La proposta di acquisto con un deposito cauzionale a garanzia che si trasformerà in compravendita solo a opere di bonifica completate. Dopo bonifiche e demolizioni, la seconda fase del percorso sarà la realizzazione del progetto che prenderà il posto dell’ex centrale. Stigliano Sviluppo S.r.l. si sta confrontando con Regione e Comune in merito agli aspetti urbanistici e al percorso autorizzativo da avviare.
«Il progetto delle demolizioni ha ottenuto le autorizzazioni ministeriali e regionali competenti – dice l’assessore all’Urbanistica Carla Maestrini –. Quel progetto è inserito nel generale progetto di bonifica dell’area. Per quanto riguarda le nuove previsioni per adesso non ci sono progetti presentati. Solo ipotesi di nuove funzioni che tratteremo nel nuovo piano strutturale intercomunale che adotteremo a breve. In quella sede però saranno solo indicati gli obiettivi strategici per l’area. I progetti specifici di dettaglio saranno solo seguenti».
Quel che è certo il sito dovrà svilupparsi secondo linee guida di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Rispetto alla prima proposta presentata da Stigliano Sviluppo S.r.l., che prevedeva un outlet lo scenario è completamente mutato. Il progetto sarà integrato con ulteriori funzioni, tra cui turistico ricettivo e ricreativo, nonché funzioni di ricerca scientifica e agricoltura sperimentale facendo dell’area uno spazio multifunzionale. Il filo che lega il sito all’ex centrale non dovrebbe interrompersi del tutto. Nel progetto a tener viva la memoria dovrebbero essere alcuni manufatti, che verrebbero salvaguardati in un’ottica di archeologia industriale. Sul fronte delle bonifiche sono stati fatti due interventi pilota in due aree di circa un ettaro ciascuna. I risultati sarebbero stati definiti incoraggianti e non sarebbero emerse criticità insormontabili. Il tutto al netto che si tratta comunque di un sito industriale, da smantellare e bonificare.