Modulare i parametri di contaminazione degli aggregati recuperati dagli inerti in base agli utilizzi finali: è la soluzione proposta dal Ministero dell’Ambiente nella bozza del nuovo decreto End of waste sui rifiuti da costruzione e demolizione.
Il nuovo testo del decreto è stato pubblicato il 26 aprile ed è in consultazione pubblica per dieci giorni.
Molte le novità introdotte rispetto al dm 152/2022 in linea con quanto auspicato dall’Ance e dagli altri operatori del settore. Come evidenziato nella nota del Ministero, infatti, sono state introdotte significative modifiche che hanno riguardato in particolare:
- ampliamento dell’ambito di applicazione del decreto, attraverso l’inserimento di nuovi codici EER (es. rifiuti abbandonati) e di nuovi scopi specifici degli aggregati recuperati (ad esempio la produzione di Clinker, componente del cemento);
- semplificazione degli adempimenti procedurali (es. riduzione del termine previsto per la conservazione dei campioni di aggregato recuperato che da 5 anni passa a 1 anno, eliminazione dell’obbligo di certificazione per gli impianti autorizzati);
- revisione ed integrazione della tabella 2 dell’Allegato 1, relativa ai parametri da ricercare e ai valori limite da rispettare, con l’inserimento di una ulteriore colonna avente limiti più alti per specifici utilizzi degli inerti.
È possibile partecipare alla consultazione attraverso la compilazione dell’apposita scheda predisposta dal Ministero e reperibile al seguente link.