Si producono direttamente sul posto grazie a una tecnologia innovativa che consente la pressatura a freddo dei detriti e l’utilizzo immediato dei nuovi mattoni
La costante attenzione per l’ambiente e la salute ha portato a una sempre più rapida evoluzione dell’edilizia sostenibile. Nel settore delle costruzioni si va affermando un nuovo approccio che, dalla progettazione alla realizzazione, guarda alla sostenibilità come un obiettivo da raggiungere, dall’utilizzo dei materiali, alle tecniche di edificazione, all’efficienza energetica.
Il passaggio ad una edilizia sostenibile non è più una scelta ma una necessità per migliorare la qualità della vita dei cittadini, diminuire il consumo di energia, dare maggior valore alle case, ridurre le emissioni e l’impatto ambientale. Oggi si fa particolare attenzione all’intera vita del prodotto edilizio: dal reperimento delle materie prime ai processi produttivi dei materiali, alla dismissione del bene, al recupero e alla riciclabilità dei materiali.
Tuttavia, il concetto di edificio sostenibile non è nuovo ma è stato sviluppato già nel 1970 in risposta alla crisi energetica e alle crescenti preoccupazioni dei cittadini riguardo l’ambiente. Il processo avviato quasi mezzo secolo fa, continua ancora adesso coniugando le esigenze e l’evoluzione dell’edilizia, con il rispetto dell’ambiente, del territorio e della salute dell’uomo.
Particolarmente interessante è il progetto sviluppato da Catalyst, una start up fiorentina che persegue i principi di architettura sostenibile, attraverso il riciclo e il riutilizzo dei materiali derivanti dalla demolizione di vecchi edifici. I detriti vengono raccolti sul posto e, attraverso un innovativo sistema di produzione, trasformati in nuovi mattoni da riutilizzare immediatamente per nuove costruzioni. Un perfetto esempio di economia circolare che favorisce il risparmio energetico ed evita le emissioni del CO2 derivato dalle lavorazioni e dai trasporti.
Catalyst fornisce una gamma di prodotti e servizi riassunti in tre macroaree aree. Si parte con RI- BLOCK, ovvero RIciclo BLOCK, un mattone altamente resistente realizzato comprimendo in appositi stampi i detriti della demolizione, che vengono attentamente selezionati e miscelati prima della pressatura a freddo che li trasforma in nuovi materiali da costruzione. I mattoni così realizzati consentono di ottenere un notevole risparmio di laterizi, cementi e malte, senza contare che riducono notevolmente la quantità di rifiuti e l’inquinamento da CO2.
Gli stessi metodi di riciclaggio degli inerti sviluppati per il Ri-Block sono stati impiegati per il recupero degli scarti di lavorazione del marmo di Carrara usando anche la polvere derivante dalle escavazioni in corso nelle Cave Apuane che è stata compressa negli appositi stampi. Il risultato è un bellissimo mattone bianco dotato di faccia a vista e utilizzabile anche per motivi architettonici, oltre che per la muratura ordinaria, sia portante che di tamponamento, in luogo dei comuni mattoni in laterizio cotti in fornace. Il tutto col solito notevole risparmio di energia e CO2.
Infine, con le stesse miscele brevettate di materiali riciclati, compresse in uno stampo adatto e manovrato da un’apposita macchina, è ricavabile un manufatto di forma particolare provvisto di canali per l’inserimento degli impianti e dotato di due facce a vista perfettamente lisce e finite, ottenendo un nuovo e più agevole sistema di costruzione.
“Prodotti e progetti Catalyst – spiegano gli ideatori – nascono da un approccio culturale che si identifica con l’edilizia sostenibile, il risparmio energetico e il recupero dei detriti che diversamente sarebbero classificati come rifiuti. Catalyst pertanto pone alla base di ogni sua esperienza i principi ecologici e il concetto di sviluppo sostenibile con una visione sistemica del trinomio “funzione-uomo-natura” la più ampia possibile”.