Business forum Italia – Egitto, al centro rifiuti e energie rinnovabili
Si è svolto alla Fiera di Rimini di Italian Exhibition Group, in occasione della prima giornata di Ecomondo, il Business Forum Italia – Egitto su acqua, energia, rifiuti e mobilità, organizzato dal Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo in partnership con l’Ambasciata d’Italia al Cairo e la Camera di Commercio Italiana in Egitto. Un evento di grande rilievo, che fa seguito alla prima tappa del meeting Italia-Egitto organizzato al Cairo lo scorso anno.
A illustrare la situazione egiziana è stato Tamer Mostafa, Capo Gabinetto del Ministero Egiziano dell’Ambiente, con una delegazione egiziana di autorevoli speaker.
Evidenziando gli investimenti del governo egiziano per i prossimi 5 anni, Tamer Mostafa ha introdotto la situazione attuale sui rifiuti in Egitto attraverso alcuni significativi indicatori, tra cui 26 i milioni di rifiuti generati in un anno, 55% di efficienza nella raccolta e trasporto, 20% di efficienza di trattamento e riciclo e l’80% di smaltito in discarica.
Secondo il Capo Gabinetto del Ministero Egiziano dell’Ambiente, i principali pilastri della gestione integrata dei rifiuti sono dunque le discariche per rifiuti ospedalieri, gli impianti di trattamento, le transfer station, la raccolta e il trasporto. Mostafa ha illustrato il piano di sviluppo urgente dei prossimi due anni (2019/2021) in Egitto, che prevede di passare dal 55% all’80% nella crescita dell’efficienza di raccolta e trasporto, dal 20% al 60% nella crescita del tasso di riciclo, e di ridurre dall’80% al 20% il ricorso alla discarica, passando dallo 0% al 20% in termini di trattamento termico per la generazione di elettricità.
Tre i programmi del nuovo sistema per la gestione dei rifiuti: la chiusura di 57 discariche, e la conseguente costruzione di 92 transfer station, di cui 36 fisse e 56 mobili, l’installazione e la crescita dell’efficienza di 70 linee per gli impianti di trattamento. A seguire, contratti per l’operazione di raccolta, trasporto e pulizia delle strade oltre all’apertura di discariche igieniche e, come terza ed ultima fase, lo sviluppo istituzionale del sistema di gestione rifiuti ad un livello di governatorato, lo sviluppo di risorse umane, la consapevolezza e partecipazione della comunità, oltre al supporto alle industrie medie e piccole.
Al via oggi gli stati generali della Green Economy 2019
Dopo l’inaugurazione delle fiere dell’economia circolare di Italian Exhibition Group, quest’oggi sono partiti anche gli Stati Generali della green economy. L’Italia sta registrando alcune criticità: le emissioni di gas serra non calano da 5 anni; i consumi di energia sono tornati a crescere, l’aumento delle rinnovabili si è quasi fermato negli ultimi 5 anni, l’eco-innovazione non decolla, il parco auto italiano resta il più denso d’Europa (644 auto ogni 1.000 abitanti), le emissioni delle nuove auto aumentano dal 2018 e peggiora il tasso di circolarità.
Il summit verde dedicato quest’anno a “Green New Deal” e sfida climatica ha evidenziato nove tematiche strategiche utili a valutare l’andamento dei Paesi per quanto riguarda la Green Economy: emissioni di gas serra; risparmio ed efficienza energetica; fonti rinnovabili; economia circolare ed uso efficiente delle risorse; eco-innovazione; agricoltura; territorio e capitale naturale; mobilità sostenibile; green city.
La Commissione Europea a Ecomondo per informare sui finanziamenti disponibili e con 40 progetti ecosostenibili
Prestigiosa e di grande significato la presenza della Commissione Europea a Ecomondo, rappresentata da EASME, l’Agenzia europea per le piccole e medie imprese. Attraverso una vasta gamma di attività, EASME mostra in che modo i fondi europei aiutano a dare forma ad un mondo più “circolare”.
L’Unione europea ospita (Hall Sud) 40 progetti ecosostenibili che hanno ricevuto fondi europei per conto della Commissione (Horizon 2020, COSME, LIFE, EMFF e dal Consiglio europeo per l’innovazione – EIC).
I beneficiari mostrano le loro tecnologie e le loro soluzioni per un futuro più sostenibile inerenti ai quattro temi principali di quest’anno: mobilità sostenibile, sprechi alimentari, edifici sostenibili, plastica.
I visitatori di Ecomondo hanno, infine, l’opportunità di incontrare alcuni rappresentanti dell’Agenzia EASME e della Commissione europea durante gli “One-toEu meetings”. Gli incontri sono un’occasione per avere scambi diretti riguardo le opportunità di finanziamento disponibili.
I rifiuti urbani e speciali costano all’industria 1,3 miliardi: Presentato ad Ecomondo uno studio di Utilitalia
L’aumento dei costi di smaltimento dei rifiuti per l’industria manifatturiera del Paese è stato di 1,3 miliardi di euro all’anno, pari a un incremento medio di oltre il 40% negli ultimi due anni. Questa la stima che emerge dallo studio “I rifiuti speciali e la competitività del sistema delle imprese”, realizzato da Ref ricerche in collaborazione con la Fondazione Utilitatis, e presentato da Utilitalia (la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche) oggi nell’ambito di Ecomondo. La sofferenza impiantistica, tradizionalmente riconosciuta per i rifiuti urbani, è una causa di crisi anche per il mercato di quelli speciali. Tra le cause che mettono in evidenza la fragilità del sistema di gestione, lo studio ne mette in evidenza alcune in particolare: il forte aumento della produzione di rifiuti speciali nel triennio 2016-2018; la chiusura del mercato cinese alle importazioni di rifiuti (plastica riciclabile, residui tessili e carta di qualità inferiore) nel gennaio del 2018; la sentenza del Consiglio di Stato del febbraio del 2018 che ha bloccato l’End of Waste, fermando l’intera filiera dell’economia circolare; lo stop ai fanghi di depurazione in agricoltura e anche l’incremento della raccolta differenziata, in particolare nel Mezzogiorno, che ha aumentato notevolmente la necessità di smaltimento degli scarti provenienti dal riciclo.
Gli eventi sportivi come veicolo della sostenibilità
Partendo dalla considerazione che i grandi eventi sportivi generano impatti significativi sull’ambiente, unitamente alla consapevolezza che essi costituiscono una vetrina importante, in grado di influenzare il comportamento di molti attori e che rappresentano l’apice di un movimento molto più ampio, l’area ricerca Sport and Sustainability Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ha elaborato il progetto Life Tackle, presentato oggi a Ecomondo presso lo stand “I Progetti Europei per l’economia circolare”.
Il progetto si è sviluppato in tre fasi. Dopo lo studio delle best practice di gestione ambientale di varie esperienze nel mondo, sono stati rielaborati i contenuti scrivendo le linee guida su come gestire un evento calcistico in modo sostenibile. La fase successiva consiste nell’avvio di progetti pilota con importanti realtà del panorama italiano ed europeo – quali, ad esempio, lo Stadio Olimpico in occasione delle partite della Nazionale italiana di Euro 2020, lo stadio Marassi, la Spal e l’Amsterdam Arena per le sfide della Nazionale olandese – le quali possono scegliere una o più linee guida da sviluppare (raccolta differenziata, efficientamento energetico).