Nasce in Europa il primo database delle “miniere cittadine”, cioè la moltitudine di materiali di valore estraibili da batterie esauste, auto finite dallo sfasciacarrozze, apparecchi elettrici ed elettronici gettati via. Un gruppo di 17 organizzazioni europee ha creato il portale urbanmineplatform.eu, dove è possibile seguire il flusso di metalli – sia preziosi che non – da quando sono “in vita”, all’interno di oggetti in uso, fino alla “morte” in discarica.
Stando al database, il quantitativo di materiali di valore buttati ogni anno in Europa – tra veicoli, batterie, computer, telefoni ed elettrodomestici – ammonta a circa 18 milioni tonnellate, quanto il peso di 3 milioni di elefanti africani.
Trenta paesi europei (quelli dell’Unione più Norvegia e Svizzera) hanno generato 10,5 milioni di tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici nel 2016, il 23% del totale mondiale. A questi si aggiungono 2 milioni di tonnellate di batterie e 7-8 milioni di tonnellate di automobili che ogni anno arrivano a fine corsa.
I dati forniti dalle organizzazioni sono finalizzati a identificare il potenziale di recupero dei materiali, che equivale a miliardi di euro gettati via ogni anno insieme agli oggetti in disuso.
In base al recente rapporto “Global E-waste Monitor 2017” delle Nazioni Unite, i rifiuti elettronici nel 2016 hanno raggiunto i 44,7 milioni di tonnellate su scala mondiale, e i materiali estraibili da questa montagna di rifiuti hanno un valore stimato in 55 miliardi di dollari.